È passato poco più di un anno da quando, presso il Liceo Linguistico Moderno Sperimentale “D’Errico”, di Palazzo San Gervasio, ad Andrea GRIESI, allora studente del quarto anno, furono attribuiti il voto di sei in condotta ed il mancato riconoscimento dei crediti scolastici; fu inoltre notificata allo studente la “diffida” dall’esercizio della carica di rappresentante degli studenti in Consiglio d’Istituto, carica ricoperta a seguito di regolari elezioni nelle quali lo studente risultò primo eletto fra i candidati.
La vicenda ebbe un forte risalto mediatico nazionale: Andrea si era rifiutato (unico studente tra i circa cinquecento iscritti dell’Istituto) di versare 72 centesimi di euro chiesti dall’allora dirigente scolastico, Giovanna SARDONE, per il risarcimento di un danno, causato da ignoti, ammontante a poco più di cento euro per la forzatura di uno sportellino dell’impianto antincendio; lo studente riteneva che la rigidità del regolamento d’istituto non consentiva agli studenti di muoversi liberamente tra i piani e, pertanto, la responsabilità non poteva essere generale.
Il voto contrario ai provvedimenti disciplinari, espresso da una insegnante in consiglio di classe, provocò pure la sospensione della stessa insegnante per dieci giorni.
Successivamente, a seguito di un’ispezione disposta dal Ministero dell’Istruzione, i provvedimenti disciplinari furono revocati, ad Andrea fu attribuito il voto di otto in condotta e regolarmente riconosciuti i crediti scolastici.
A conclusione dell’anno scolastico successivo appena conclusosi, il quinto del corso di studi, Andrea è stato ammesso agli esami con una media importante e con il voto di dieci in condotta. Dopo gli esami la commissione ha ritenuto attribuirgli il massimo dei voti: 100/100.
Andrea naturalmente è più che soddisfatto del risultato, anche se con un po’ d’amaro: “l’insegnante di educazione fisica mi ha attribuito, nello scrutinio intermedio ed in quello finale, un voto più basso rispetto alle compagne di classe; faccio l’arbitro di calcio presso il comitato regionale di Basilicata e supero annualmente i test atletici della commissione arbitri; è inverosimile che non possa conseguire almeno gli stessi risultati delle compagne di classe; certo, se si considera che l’insegnante in questione era fedelissima alle decisioni della dirigente scolastica ed è moglie di altrettanto fedele collaboratore vicario della dirigente stessa il pensiero va subito alla frase: a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”.
Per Andrea, comunque, l’importanza del risultato fa passare in secondo piano tutti gli altri problemi, anche se quell’esperienza, forse anche per la risonanza mediatica che ebbe, ha rappresentato senza dubbio un momento di crescita; per questo dedica il successo prima di tutto a sua mamma, che con lui ha vissuto i momenti di forte tensione dei provvedimenti disciplinari e che purtroppo è scomparsa prematuramente sei mesi fa; ma lo dedica anche alla dirigente SARDONE ed agli insegnanti che ne condivisero le scelte, poi considerate ingiuste, convinto che i momenti educativi e di crescita non sempre debbano riguardare solo gli studenti.