La poesia lucana continua a farsi notare anche e soprattutto fuori dai ristretti confini della Basilicata. Merito di tantissime “anime artistiche” che hanno nel cuore e nella mente la capacità di scrivere versi bellissimi, in grado di emozionare con forza e trasporto. Proprio come le poesie che scrive già da molti anni Rosalba Griesi di Palazzo San Gervasio. Una poetessa di grande capacità e sensibilità che nei giorni scorsi è stata premiata a Firenze per la seconda edizione dell’importante Premio letterario di poesia dedicato a Lorenzo Cresti, un 17enne (grande amante di poesia, musica, filosofia e cinema) venuto a mancare tragicamente nel 2008. Perché non lo si dimenticasse negli ambienti culturali i genitori si sono resi promotori del premio patrocinato dall’associazione culturale “La Montagna Incantata” e dal comune di Firenze. L’iniziativa fiorentina ha riservato uno spazio notevole anche in fase di cerimonia di premiazione alla poesia (Mimose) della lucana Griesi che è stata inserita nelle opere finaliste, il che le ha consentito di partecipare alla serata conclusiva del premio, svoltasi a Palazzo Vecchio, nella prestigiosa Sala Dugento. Per Rosalba Griesi tanti i complimenti e gli applausi. “Il fatto che i lavori presentati erano tutti di livello culturale e poetico molto alto, mi ha onorato ed anche reso molto felice il riconoscimento letterario ottenuto – dice la Griesi al suo rientro da Firenze – L’emozione più grande è stata quella di sentire la mia poesia declamata da Alessandro Quasimodo, il figlio del premio Nobel per la letteratura. La sala Dugento era piena fino all’inverosimile”. I partecipanti erano di tutta Italia e per me è stato un vero onore essere stata l’unica premiata della Basilicata” aggiunge la Griesi che il suo premio l’ha ricevuto dalle mani dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi del Comune di Firenze.