Due nuovi Centri di identificazione e espulsione in Campania e Basilicata. Per questo, nella Gazzetta ufficiale n. 90 del 17 aprile scorso è stata pubblicata l’ordinanza del capo della Protezione civile Franco Gabrielli che stanzia 13 milioni e mezzo di euro per la costruzione dei Cie di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e di Palazzo San Gervasio (Pz), la cui ultimazione è prevista per dicembre 2013.
L’ordinanza serve a “favorire e regolare il subentro del Ministero dell’interno nelle iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità derivante dall’eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari sul territorio nazionale”. I fondi vengono presi dai capitolati di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’interno.
Per il Cie di Santa Maria Capua Vetere sono previsti 10 milioni di euro e per quello di Palazzo San Gervasio altri 3 milioni e 530mila euro. Il primo è una ex caserma, il secondo sorge su un bene confiscato alla mafia. Entrambi furono aperti per pochi mesi nel 2011 come tendopoli in cui venivano trattenuti i migranti sbarcati a seguito della "Primavera Araba", con la qualifica di Ciet, cioè Cie temporanei.
In entrambi i casi furono segnalate e denunciate numerose violazioni dei diritti degli immigrati, vi furono rivolte, una delle quali distrusse la tendopoli campana.