(tratto dal mensile libero accesso)

Riccardo classe '91, attualmente è un calciatore che milita in serie B con l'Empoli, ceduto il 21 gennaio di quest'anno al Milan, che ne ha acquistato il cartellino in comproprietà con il Parma. Trequartista, capace di abbinare a tecnica e forza anche la velocità e il dribbling, senza dimenticare la fase difensiva. Nato a Forlì il 21 dicembre 1991, esordisce in lega -pro prima divisione, nella stagione 2008-2009, per poi passare nella stagione seguente in serie B.

 

 

Numerose anche le sue presenze nella nazionale under 19 prima, ed under 21 dopo, dove nella partita contro la Russia, vinta dagli azzurrini 2-0, segna il suo primo gol in nazionale.

 

 

Riccardo parlaci del calcio professionistico di oggi?

 

 

Credo che il calcio di oggi sia un calcio diverso rispetto a quello di qualche anno fa, più fisico, più veloce, più dinamico, il calcio di oggi richiede grande forma fisica, doti atletiche importanti e ritmi elevati. In Italia con l'esportazione negli ultimi tempi di tanti campioni il calcio ha perso un pò di prestigio, di abbonamenti e di qualità ma credo che questo possa essere un vantaggio per i giovani che hanno voglia di farsi largo e mettersi in mostra, cose che prima erano quasi impossibili.

 

 

Il tuo consiglio per i giovani?
Il mio consiglio è quello di giocare sempre con passione, con la voglia di entrare in campo per divertirsi nel toccare e rincorrere la palla perchè tanti sacrifici, tante rinunce non sarebbero sostenibili. Consiglio vivamente di inseguire e credere sempre possibile il proprio sogno perchè questo è il primo passo per poterlo realizzare.

 

 

Il tuo rapporto con Palazzo e i palazzesi?

 

 

Essendo i miei nonni paterni originari di Palazzo, siamo a stretto contatto con i parenti lucani, ci sentiamo spesso telefonicamente e quando possibile loro vengono a trovarci in Romagna o seguono qualche mia partita in trasferta come è capitato a Bari o a Lanciano. Fino a qualche anno fa, prima che i miei impegni sportivi si intensificassero notevolmente scendevo a Palazzo una volta all'anno per le vacanze estive e lo facevo sempre con grande piacere. Palazzo è una realtà piccola, un paese tanto piccolo quanto caloroso e accogliente, mi sono sempre sentito a casa ogni volta che siamo approdati in paese, abbiamo sempre conosciuto persone molto affabili e premurose che ci hanno offerto grandissima ospitalità e disponibilità. Cito con grandissimo piacere mio cugino Antonio Pizzi con il quale sono in contatto quasi quotidianamente e che è il mio primo fan ma soprattutto è sincero critico davanti al mio giocare a calcio.

 

 

Grazie Riccardo, per il tempo che ci hai dedicato, ed un in bocca al lupo per il tuo futuro, sappiamo che a breve sarai in Israele per gli europei under 21, e speriamo di vederti l'anno prossimo in Brasile con la maglia della nazionale di Prandelli, perchè oggi si ha bisogno di esempi positivi per i più giovani, perchè nella nostra società cosidetta moderna, spesso si inseguono falsi miti e stereotipi sbagliati.

Mario Saluzzi