ROMA - A cinquant'anni dal suo film d'esordio 'I BasilischI', la regista e sceneggiatrice Lina Wertmuller sarà protagonista domani dell'evento organizzato dalla Regione Basilicata presso l'isola Tiberina di Roma. L'appuntamento dedicato al cinema come strumento di promozione turistica e territoriale prevede un incontro dove la regista, la cui famiglia era originaria di Palazzo San Gervasio (in provincia di Potenza), sarà intervistata in esclusiva dal nipote, l'attore Massimo Wertmuller, raccontando gli esordi di una carriera iniziata cinquanta anni fa proprio con questo lungometraggio ambientato in Basilicata.
A seguire la proiezione del film, già vincitore della Vela d'argento al Festival di Locarno nel 1963, dove la Wertmuller fotografava in maniera divertente, ironica e pungente la realtà immobile e felpata del Mezzogiorno dell'Italia di allora. In una regione in cui, dal 1950 ad oggi sono state girate decine di pellicole dalle più grandi firme della regia italiana (Rosi, Zampa, Lattuada, Taviani, Pasolini fino a Rocco Papaleo) e internazionale (in particolare Mel Gibson con il suo colossal 'La Passione di Cristo'), la promozione dei territori si lega sempre più al fenomeno del cineturismo. Da qui la presenza della Regione Basilicata all'Isola del Cinema, che ha voluto celebrare la terra lucana con una testimonial particolarmente rappresentativa come Lina Wertmuller.
A seguire la proiezione del film, già vincitore della Vela d'argento al Festival di Locarno nel 1963, dove la Wertmuller fotografava in maniera divertente, ironica e pungente la realtà immobile e felpata del Mezzogiorno dell'Italia di allora. In una regione in cui, dal 1950 ad oggi sono state girate decine di pellicole dalle più grandi firme della regia italiana (Rosi, Zampa, Lattuada, Taviani, Pasolini fino a Rocco Papaleo) e internazionale (in particolare Mel Gibson con il suo colossal 'La Passione di Cristo'), la promozione dei territori si lega sempre più al fenomeno del cineturismo. Da qui la presenza della Regione Basilicata all'Isola del Cinema, che ha voluto celebrare la terra lucana con una testimonial particolarmente rappresentativa come Lina Wertmuller.