Sabato 21 dicembre, presso l’aula magna del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Genzano di Lucania si è tenuto un convegno sul tema dell’industrializzazione in Basilicata. La prima parte si è svolta la mattina - a porte chiuse - alla presenza degli alunni senza dare la possibilità ai membri del Comitato Intercomunale Lucania di intervenire nonostante precedentemente invitati dagli organizzatori e dagli studenti per trattare la vicenda del progetto termodinamico solare Banzi-Palazzo. La seconda parte si è volta nel pomeriggio, al di fuori degli orari di lezione, con la partecipazione di pochissimi studenti e molte altre persone giunte anche dai paesi limitrofi. Il moderatore, Prof. De Rosa, ha presentato in tono pacato ed equilibrato la sessione, incentrata sui temi dell’industrializzazione del Sud Italia, della sostenibilità e del rispetto del territorio, del rischio di subire una “modernità incivile”, cioè l’imposizione dall’esterno di uno sviluppo feroce, che assuma i caratteri del saccheggio, senza rispetto della natura e dei diritti e del benessere degli abitanti. Ottimi gli interventi del paesologo Franco Arminio, dello scrittore e giornalista parlamentare Antonello Caporale, della giornalista Valeria Castellano la quale tra l’altro ha raccontato la storia dell’incontro, quest’estate, tra imprenditori industriali e alcuni agricoltori a cui è stata presentata la proposta di riversare fanghi industriali nei propri terreni a fronte di un compenso di 1.500 euro/ettaro! Questo è il prezzo della nostra salute! Sono seguiti poi l’archeologa Tonia Giammatteo e dello scrittore Francesco Rispoli. In conclusione del convegno interviene l’attuale presidente della Provincia di Potenza, Lacorazza, il quale oltre a sostenere la “bontà e le opportunità offerte dall’industria petrolifera”, ha fatto sfoggio della peggiore campagna di “tuttappostismo” alla quale francamente speravamo di non dover più assistere. Sostenere che “Non è dimostrata una correlazione scientifica tra tumore e petrolio.” perché “ Non ci sono dati.” o peggio ancora che “La causa dei tumori è l’alimentazione, non l’inquinamento” è a dir poco offensivo nei confronti di chi oggi sta pagando le conseguenze di una industrializzazione capestro fatta con l’inganno della sostenibilità. Ed è ancor più offensivo continuare ad ascoltare i ragionamenti dei rappresentanti delle nostre Istituzioni basati sul “nulla” cioè sulla assenza di dati! Dati che certamente esistono ma che, a questo punto, fanno generare il forte sospetto non si vogliano rendere pubblici. Presidente, faccia come noi cittadini, prima di parlare alla gente si informi ed argomenti le sue opinioni con dati e non con il “nulla”, eviterebbe così di offendere la dignità dei Lucani e di quelle mamme che giornalmente assistono i propri figli nel CROB di Rionero.