Con sempre maggiore ritardo, sono stati pubblicati dall’ARPAB i dati relativi ai monitoraggi delle falde acquifere sottostanti Fenice-EDF effettuati nel mese di novembre 2013
http://www.arpab.it/fenice/public/Riepilogo_Fenice_Novembre2013.pdf
Nickel, Manganese, Ferro, Fluoruri, VOC come al solito in grandi quantità ma spunta l'Ammoniaca con valori oltre i 4000 microgrammi/litro.. Anche se la legge non indica un valore limite per i casi simili, vale la pena segnalare che il limite che le norme ammettono è di 0,5 microgrammi/litro per l'acqua potabile e 30 microgrammi/litro per reti fognarie!
Dovrebbe essere inutile ripeterlo ma è l'ennesima conferma del fatto che la Messa In Sicurezza in Emergenza - che si afferma sia stata messa in atto a partire dal 2009 - NON FUNZIONA!
Cosa si aspetta a fermare l'impianto? Fin dove sono arrivate queste sostanze altamente cancerogene e tossiche che viaggiano nella falda acquifera da oltre 12 anni?
Non conosciamo la situazione delle diossine della zona circostante l'area dell'inceneritore, nonostante il finanziamento regionale di 360.000 Euro all'Arpab preveda campionamenti delle diossine anche nell'area di San Nicola di Melfi.
Non è stato ancora definito il perimetro di inquinamento dell'area nonostante le "decisioni" dell'amministrazione comunale di Melfi.
Da oltre 8 anni gli uffici regionali non sono ancora in grado (o non hanno il coraggio) di bocciare definitivamente la richiesta di rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, lasciando di fatto che l'attività prosegua grazie alla autorizzazione (provvisoria) che la Provincia ha rinnovato nel 2010.
Ci appelliamo a lei, Presidente, anche per la sua competenza professionale di medico: non solo non viene data risposta alle sollecitazioni di una indagine epidemiologica della zona ma spesso le istituzioni a presidio della salute pubblica sembrano perlopiù intente a giustificare la situazione, sostenendo talvolta tesi al limite del plausibile.
Pure altre istituzioni regionali paiono a tutto intente tranne che a salvaguardare l'ambiente, la salute e l'interesse pubblico. Anche su questo ci attendiamo delle risposte, una alternativa alla cialtroneria finora mostrata.
Presidente Pittella, intende lasciare che questo disastro ambientale continui inesorabilmente sotto i nostri occhi?
17 gennaio 2014
Comitato Diritto alla Salute
Lavello