E' stata approvata ad unanimità, nella seduta del 25 novembre 2008 del Consiglio regionale, la proposta di legge “Norme per la valorizzazione della Biblioteca e Pinacoteca Camillo D’Errico”, presentata dai consiglieri Rocco Vita, primo firmatario, Marcello Pittella e Francesco Mollica, sottoscritta da tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
“Con l’approvazione di questa legge – ha dichiarato Rocco Vita – si pone fine alle attese ed alle aspettative dei cittadini di Palazzo San Gervasio che vedono così riconosciuto il valore artistico della Pinacoteca e della Biblioteca della cittadina bradanica con l’aprirsi di una nuova prospettiva per il mondo dell’arte in Basilicata”.
“La legge - ha proseguito Vita – si è resa necessaria per porre in essere tutte quelle misure necessarie alla valorizzazione dell’unica raccolta d’arte esistente in Basilicata che, con circa trecento tele, dal XVI al XVIII secolo, cinquecento stampe dello stesso periodo, cinquemila volumi, tra cui ben undici cinquecentine, insieme con alcune rarissime pubblicazioni in collana, costituisce la più grande raccolta d’arte privata del meridione. Con questo provvedimento – ha concluso Rocco Vita – si è inteso favorire lo sviluppo di una progettualità integrata a livello territoriale ed il coordinamento dei soggetti operanti nel settore della cultura per mettere in atto iniziative volte all’inserimento del patrimonio artistico e culturale regionale nei circuiti nazionali ed internazionali”.
“Con l’approvazione di questa legge – ha dichiarato Rocco Vita – si pone fine alle attese ed alle aspettative dei cittadini di Palazzo San Gervasio che vedono così riconosciuto il valore artistico della Pinacoteca e della Biblioteca della cittadina bradanica con l’aprirsi di una nuova prospettiva per il mondo dell’arte in Basilicata”.
“La legge - ha proseguito Vita – si è resa necessaria per porre in essere tutte quelle misure necessarie alla valorizzazione dell’unica raccolta d’arte esistente in Basilicata che, con circa trecento tele, dal XVI al XVIII secolo, cinquecento stampe dello stesso periodo, cinquemila volumi, tra cui ben undici cinquecentine, insieme con alcune rarissime pubblicazioni in collana, costituisce la più grande raccolta d’arte privata del meridione. Con questo provvedimento – ha concluso Rocco Vita – si è inteso favorire lo sviluppo di una progettualità integrata a livello territoriale ed il coordinamento dei soggetti operanti nel settore della cultura per mettere in atto iniziative volte all’inserimento del patrimonio artistico e culturale regionale nei circuiti nazionali ed internazionali”.