Nell’adorata Chiesa parrocchiale di Sant’Elia Profeta, affrescata da pittori apuli e napoletani del 700 si sono svolti, nel pomeriggio i funerali di Donato Barbano, decano dei giornalisti del Vulture e della Basilicata. Alla veneranda età di 87 anni , Donato - a cui ci legava una reciproca stima ed amicizia, anche in qualità di presidente onorario dell’associazione culturale “Basilicata Arbereshe” - ci lascia con la sua eredità di pioniere dell’informazione, dai tempi dei “Fuori Sacco” del “Roma” al radiofonico “Corriere della Basilicata” diretto da Mario Trufelli e con Nanni Tamma la voce del “Lucaniere” . Sino a pochi mesi fa, quando gli facemmo la consueta visita nella sua abitazione di via Paolo Emilio Savino, andava spesso a Roma, per assolvere all’importante e gravoso, per lui reduce da un serio incidente stradale, impegno negli uffici della Federazione Europea dei Giornalisti di cui è stato a lungo presidente nazionale. Barbano durante la sua attività professionale si è fortemente battuto attivamente affinchè la zona dell’Alto Bradano uscisse decisamente dall’isolamento stradale, informativo e culturale (sua l’idea di dare vita a “Strapalazzo” periodico che usciva a Palazzo San Gervasio).Donato Barbano, per via del suo schietto attaccamento alla cultura e lingua Arbereshe, non perdeva occasione -in trasmissioni e reportages nazionali- di evidenziare il tesoro della “cultura immateriale” rappresentato dalle tradizioni popolari e dalla paremiologìa arbereshe. Per telefono, mi lasciava sempre con l’arguzia antica e con affetto salutandomi con il suo immancabile sorriso sotto i baffetti , “Me shendet” .
Fonte: Lucanianews24
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