Insistere, questa è la nostra parola d'ordine.
Circa un mese fa abbiamo avuto modo di provare questo spot, a Palazzo San Gervasio. Da molti conosciuto come Lago Fontetusio, altri lo nominano invece Lago Santa Giulia. La sostanza non cambia.
Per anni non è stato possibile pescare in Basilicata. L'odiosa 24/2000 impediva la pesca ai non residenti. Per noi pugliesi, infatti, era obbligatorio il pagamento di un salasso pari a 30€ mensili per poter bagnare le lenze fuori regione. Ciò mi aveva portato a non frequentare volontariamente queste acque. In fin dei conti, si pagava qualcosa in più per pescare, ma i pesci rimanevano sempre gli stessi, infatti senza timore di smentita posso affermare di non aver saputo di eventuali iniziative volte al ripopolamento degli invasi lucani.
Ad agosto la storia ha avuto un ricorso storico, scusate il giro di parole. Ora si può pescare senza permesso, serve solo la licenza di tipo B.
Ma vediamo meglio, con alcune fotografie, come è andata la nostra avventura, quali pesci abbiamo catturato e che attrezzi sono stati utilizzati...
L'unico neo del Lago è dato dalla totale diffidenza del pesce di taglia. Questo sicuramente perchè è uno spot molto riservato, dove il pesce è ri-pescato decine e decine di volte. Spesso subisce maltrattamenti, altre volte viene rimesso in acqua in modo poco ortodosso. E' da notare la pancia gonfia dei nostri pinnuti, sintomo forse di troppa pastura sul fondo?
A dire il vero, abbiamo pasturato poco, davvero poco. Sfarinati ridotti all'osso. Quello che serviva era la manciata classica di bigattini ad ogni lancio.
Le prossime volte proveremo anche con i piselli, a volte sortiscono ottimi effetti.
Durante il ritorno, siamo stati sorpresi da un cielo plumbeo, che non annunciava nulla di buono. In compenso, il pesaggio circostante (molto verde), creava un notevole contrasto di colori con il grigiore delle nuvole.
Tornando all'esito della pescata, annoveriamo diverse carpette, qualche carassio, molti persici, diverse scardolette che abbiamo preferito non fotografare.
Non male, considerando che pescavamo al colpo e non a carp fishing, come invece hanno fatto alcuni ragazzi che erano in nostra compagnia.
Sicuramente fieri di aver passato qualche ora lontano dall'insulsa e logorroica gentaglia portuale, che afferma di venire in questi posti ed esser capace di pescare carassi preistorici di 3kg e carpe di 9kg...
Circa un mese fa abbiamo avuto modo di provare questo spot, a Palazzo San Gervasio. Da molti conosciuto come Lago Fontetusio, altri lo nominano invece Lago Santa Giulia. La sostanza non cambia.
Per anni non è stato possibile pescare in Basilicata. L'odiosa 24/2000 impediva la pesca ai non residenti. Per noi pugliesi, infatti, era obbligatorio il pagamento di un salasso pari a 30€ mensili per poter bagnare le lenze fuori regione. Ciò mi aveva portato a non frequentare volontariamente queste acque. In fin dei conti, si pagava qualcosa in più per pescare, ma i pesci rimanevano sempre gli stessi, infatti senza timore di smentita posso affermare di non aver saputo di eventuali iniziative volte al ripopolamento degli invasi lucani.
Ad agosto la storia ha avuto un ricorso storico, scusate il giro di parole. Ora si può pescare senza permesso, serve solo la licenza di tipo B.
Ma vediamo meglio, con alcune fotografie, come è andata la nostra avventura, quali pesci abbiamo catturato e che attrezzi sono stati utilizzati...
L'unico neo del Lago è dato dalla totale diffidenza del pesce di taglia. Questo sicuramente perchè è uno spot molto riservato, dove il pesce è ri-pescato decine e decine di volte. Spesso subisce maltrattamenti, altre volte viene rimesso in acqua in modo poco ortodosso. E' da notare la pancia gonfia dei nostri pinnuti, sintomo forse di troppa pastura sul fondo?
A dire il vero, abbiamo pasturato poco, davvero poco. Sfarinati ridotti all'osso. Quello che serviva era la manciata classica di bigattini ad ogni lancio.
Le prossime volte proveremo anche con i piselli, a volte sortiscono ottimi effetti.
Durante il ritorno, siamo stati sorpresi da un cielo plumbeo, che non annunciava nulla di buono. In compenso, il pesaggio circostante (molto verde), creava un notevole contrasto di colori con il grigiore delle nuvole.
Tornando all'esito della pescata, annoveriamo diverse carpette, qualche carassio, molti persici, diverse scardolette che abbiamo preferito non fotografare.
Non male, considerando che pescavamo al colpo e non a carp fishing, come invece hanno fatto alcuni ragazzi che erano in nostra compagnia.
Sicuramente fieri di aver passato qualche ora lontano dall'insulsa e logorroica gentaglia portuale, che afferma di venire in questi posti ed esser capace di pescare carassi preistorici di 3kg e carpe di 9kg...