Sono due le mostre che si inaugurano in questi giorni al Museo di scienze naturali di Torino, dedicate al costume e all'evoluzione della società, senza rinunciare ad un occhio scientifico.

Anni 70 tra memoria e nostalgia racconta l'Italia di un decennio fondamentale della sua storia, attraverso gli scatti in bianco e nero di Pietro Lombardi, torinese d'adozione e originario di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. La carriera fotografica di Lombardi comincia nel 1968 quando, operaio alla Fiat, frequenta un corso presso il Centro Culturale della società automobilistica e prosegue dal 1970, con l'esperienza maturata come socio del Gruppo Cine-Foto del Dopolavoro Ferroviario. Lombardi si impegna poi anche nel volontariato, e segue come fotografo le attività del Gruppo Abele, diretto da Don Ciotti. Le sue foto, spesso prese in sella alla bici su cui girava, ritraggono fatti di persone comuni, ma anche eventi come la prima visita di Papa Giovanni Paolo II a Torino, o attori e personaggi che passarono dal capoluogo subalpino come Paolo Villaggio e Renzo Arbore.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 giugno.

Sabato 29 maggio si inaugura invece la mostra Asini, muli, corvi e maiali: la satira in Italia tra Stato e religioni dal 1848 ai giorni nostri, ricognizione su come sono stati visti eventi e in particolare il rapporto con il Vaticano nel nostro Paese dai tempi dello Statuto albertino. Nella mostra, a cura della consulta torinese per la laicità delle istituzioni sono esposte, in ordine cronologico, riviste originali d'epoca, disegni originali e riproduzioni che raccontano la lotta politica e delle idee da una prospettiva di parte, con immagini meritevoli sia come veicolo di comunicazione sia come documento storico e artistico. Si parla anche di satira su confessioni religiose minoritarie del nostro Paese, e c'è un buon spazio dedicato al Piemonte e ai suoi giornali satirici storici, tra cui “Il Pasquino”, “Il Fischietto”, “Numero”.

Prima della mostra la giornata di sabato 29 maggio sarà dedicata ad un convegno in tema, con interventi  tra gli altri di Erik Balzaretti, curatore dell'evento, di Dario Fo, di Ermis Segatti, direttore dell'ufficio cultura della diocesi di Torino e di Younis Tawfik, presidente dell'associazione italo araba Dar al Hikma.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 luglio, per partecipare al convegno di sabato occorre pagare il biglietto di ingresso al museo che dà diritto ad una visita a tutte le mostre e collezioni.

Il Museo di scienze naturali è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 19.

tratto da nuovasocietà.it