Da molti anni a Palazzo San Gervasio, come in diversi altri luoghi del mezzogiorno d’Italia, la raccolta dei prodotti ortofrutticoli si trasforma in una vero e proprio dramma sociale, dove i migranti sopportano terribili condizioni di sfruttamento. Da molti anni i nostri giornali locali ad agosto raccontano delle drammatiche condizioni di vita e lavoro dei nuovi braccianti, ci si indigna ad agosto per poi finire nel dimenticatoio a novembre, a campagna finita. Questo è il corso della notizia. Il partito della Rifondazione Comunista ha sempre denunciato e lavorato perché si potesse intervenire con la politica a migliorare le condizioni di vita e di lavoro. Lo abbiamo fatto in tutti questi anni, lavorando con le associazioni nella società e sollevando il problema in tutti i livelli istituzionali.Davvero non comprendiamo il senso del comunicato stampa dell’ Osservatorio Migranti di Palazzo San Gervasio. Non lo comprendiamo perché per la prima volta in Basilicata la giunta regionale non si limita a trasferire denaro al comune, ma stabilisce con nettezza e chiarezza l’indirizzo dell’intervento in una precisa direzione quella di contrastare il fenomeno del caporalato e quella di garantire ai migranti servizi e diritti. E’ evidente che questo è il frutto del lavoro svolto da tutti in questi anni, ma sarebbe un errore non riconoscere la funzione positiva che ha svolto la Commissione Regionale dei migranti presieduta da Pietro Simonetti, che si è fatta carico di coordinare un lavoro complesso e che per la prima volta si chiude con un passo in avanti reale sul terreno del riconoscimento dei diritti e dell’accoglienza. Un lavoro importante che sosteniamo e che ora dovrebbe vedere tutti e tutte impegnati a costruire le condizioni perché un principio si faccia realtà.
Fonte: Lucanianews24.it