Appare evidente come l’Aleanna Resources LLC abbia rinunciato volontariamente all’area ubicata in territorio pugliese eliminando interferenze con aree sensibili, ed in particolar modo con il SIC/ZPS Alta Murgia, nonchè parco nazionale. Nulla cambia, invece, in Basilicata, dove la Regione Basilicata autorizza lavori al pozzo Cerro Falcone 002X in Zona 1 del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, nonchè SIC Serra di Calvello e ZPS Appennino Lucano Monte Volturino, nonostante i “richiami” del Ministero dell’Ambiente. La nuova istanza diventa così una sorta di ulteriore ipoteca dei progetti della società texana, che in caso di parere favorevole alla VIA regionale potrebbe chiedere al Ministero competente il permesso a trivellare pozzi esplorativi nella fase successiva all’istanza, il permesso di ricerca vero, così come è accaduto per il permesso “Corte dei Signori” in provincia di Ferrara, dove la società di Mr.Mickey McGhee ha presentato all’UNMIG richiesta di autorizzazione a perforare un pozzo esplorativo nell’ambito del permesso stesso (rif. BUIG n.8 del 31 agosto 2010).
Nell’auspicare che la Regione Basilicata faccia proprie le preoccupazioni delle popolazioni del Vulture-Alto Bradano attraverso atti concreti, negando l’autorizzazione alla richiesta di screening della VIA regionale, nonchè dei Sindaci a cui la OLA chiede di prediligere le vere vocazioni che auto-sostengono l’economia dell’area, la nostra Organizzazione seguirà da vicino ogni fase delle istruttorie in corso e future a garanzia dei principi dettati dalla Convenzione di Aarhus e in via precauzionale della recente Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 9 marzo 2010, n.378/08, relativa al danno ambientale.
Fonte: www.olambientalista.it