poesia di Giandomenico Giagni

... Ora che il volo rapido di uccelli notturni
dissolve il bisbiglio delle donne al forno
(tumido odor di pane caldo) e i sospiri delle vecchie
volgono i desideri di taciti bambini tra i letti
delle case unte, assopite,
sento disciolti i cumuli di aria
alla prima tristezza delle ombre...

Tutto conosco ormai in questa ridda
di uomini sperduti, di case tumefatte dalle superstizioni:
voce di secoli, il pianto delle gatte sulle pietre,
la luna che s'annida tra gli specchi di ruggine nei vicoli,
il ferro battuto, la balaustra, il gancio nel mezzo
della soffitta, il dito che s'infossa nella cenere...