Il business dell’accoglienza: quanto costa un immigrato del campo di Palazzo San Gervasio.

Per l’allestimento e il mantenimento della tendopoli di Palazzo San Gervasio non ci sono tariffe o tabelle. Lo stato di «emergenza» non impone di predisporre bandi o gare d’appalto. E tutti i servizi vengono affidati per chiamata diretta. Il business non è elevato, ma c’è.

A partire dai lavori per allestire il campo. Il ministero dell’Interno ha dato incarico al prefetto di Potenza di individuare «le imprese - si legge in un documento che la Gazzetta ha potuto consultare - in grado di realizzare i lavori di preparazione del piano di posa delle tende, gli allacci idrici e fognari, gli scarichi fognari e le fosse settiche, la recinzione (al riguardo, sottolineata la particolare importanza di questo ultimo aspetto, si evidenzia la necessità di definire le caratteristiche tecniche della recinzione)».  Ma anche i pasti hanno un costo. Nei giorni scorsi, durante una riunione convocata nel municipio di Palazzo San Gervasio, c’era chi ipotizzava già qualche cifra: tra i quattro e gli otto euro a pasto.

Erano presenti i responsabili delle associazioni. E pare che stiano cercando di consorziarsi. Ma ci sono anche dei ristoratori locali che vorrebbero cercare di entrare nel business. La spunterà chi è più affidabile ed economicamente vantaggioso? Il «gestore della struttura», invece, non è ancora stata individuato. È tra le disposizioni del ministero dell’Interno: «Individuare il gestore della struttura, abilitato anche alla preparazione e somministrazione dei pasti, che dovrà prendere in consegna il campo appena allestito». Alla stima sui pasti vanno aggiunti i costi di mantenimento degli immigrati nei centri di permanenza. «Medici senza frontiere» tempo fa aveva tentato di capire quanto ciascun centro ottiene come stanziamento per l’immigrato ospite. Le cifre sono diverse e vanno da un minimo di 43 euro al giorno a un massimo di 185. Pietro Simonetti, ex presidente della commissione regionale dei lucani all’estero, dice: «In altre occasioni sono state stanziate tra 35 e 40 euro al giorno a persona». Ciò che costa di più sono le operazioni di trasferimento dei profughi di Lampedusa: spesso portati prima all’autorità giudiziaria siciliana competente, poi ritrasferiti verso un centro di permanenza e infine riportati a casa. In ogni caso, la polizia deve seguire l’operazione. Con spese per l’amministrazione pubblica che vanno dagli straordinari alle indennità di missione: cento euro al giorno per gli agenti con spese forfettizzate. Questo per tutto ciò che è necessario. Poi ci sono gli sprechi. Dice Pietro Simonetti: «L’ultimo finanziamento erogato dalla Regione Basilicata era di circa 80mila euro». Furono spesi per comprare reti e materassi. Ora sono ammassati in un capannone che l’anno scorso pare sia stato dichiarato inagibile. E ora si spera che le tende, quando il campo verrà smontato, non facciano la stessa fine.
Fonte : www.lagazzettadelmezzogiorno.it