Nel Pd lucano continua a crescere il malcontento. Dopo l’episodio di cui abbiamo scritto il 19 luglio scorso – il “Patto della pizza” a Melfi, leggi QUI – un’altra grana per i vertici regionali. Sempre nel nord della Basilicata, ma stavolta a Palazzo San Gervasio. In questo caso, le proteste di un tesserato hanno raggiunto i vertici nazionali, che hanno scritto al segretario del partito in provincia di Potenza, Antonio Molinari, chiedendogli di prendere al più presto provvedimento.
Ma è opportuno spiegare tutto nel dettaglio partendo dal principio. La vicenda viene segnalata attraverso due documenti che ne ricostruiscono il percorso. Dal ricorso che un iscritto al circolo Pd di Palazzo – di cui non viene rivelato il nome – presenta il 5 ottobre scorso alla Commissione provinciale di garanzia del partito. Il “piddino”, candidato alla segreteria del circolo, si sentiva defraudato dalla decisione dei quattro rappresentanti dell’assemblea di sezione con cui si disponeva il rinvio delle elezioni.
Secondo lui, la decisione era “illegittima”, “risultato di una scelta oligarchica”, lesiva delle competenze dell’assemblea e viziata da una serie di altri difetti. Si chiedeva di renderla nulla.
Il tempo passa, e dal livello provinciale non arriva alcuna risposta. Allora l’iscritto prende di nuovo in mano carta e penna e scrive questa volta alla Commissione nazionale di garanzia. Dopo qualche tempo, al segretario provinciale Molinari arriva una missiva da parte di Giampietro Sestini, segretario di quella commissione.
Sestini scrive a Molinari dicendogli di aver ricevuto la protesta per la mancata risposta e aggiunge: “La Commissione di garanzia, considerato che è diritto dei ricorrenti ottenere risposta alle loro istanze, aveva rivolto in data 7 giugno l’invito alla Commissione provinciale, e in mancanza a quella regionale, affinché rispondesse, sia pure a distanza di tempo, al ricorso in questione. Il primo luglio il ricorrente ci informa di non aver ricevuto ‘nemmeno una telefonata’. La Commissione nazionale ha deciso di segnalarti la situazione affinché, quale responsabile provinciale del Pd, tu possa assumere le opportune iniziative per garantire il rispetto delle regole democratiche”.
Insomma, una bella ramanzina. Terremo i lettori aggiornati sul prosieguo della vicenda.
Fonte:giornalelucano.com