Considerato che la sciagurata idea, tutta romana, di prevedere la chiusura del Tribunale di Melfi, costituisce la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso, invero, pieno di desolante squallore per lo stato di abbandono e di isolamento in cui si è relegato un lembo d'Italia: la parte Nord della Basilicata. Per quanto concerne la comunità di Palazzo San Gervasio, poi, la situazione sta assumendo i caratteri della farsa. Una farsa, questa, i cui protagonisti sono noti a tutti: Amministrazione Provinciale di Potenza, Regione Basilicata e Governo Nazionale. Il primo dei tre attori, infatti, da decenni si pregia ritenere normale lasciare le strade provinciali di collegamento in uno stato che definire pietoso significa usare un eufemismo. Innumerevoli, in merito, sono stati gli appelli rivolti al Presidente Lacorazza affinché ponesse (e ponga) rimedio ad una situazione a dir poco insostenibile.
Nonostante la fiducia concessa, però, lo stesso Presidente è rimasto nella propria "torre d'avorio" lasciando noi sudditi" in mezzo ad una strada". Per non tacere, poi, della oramai cronica incompleta strada di collegamento Basentana - Bradanica. E dire che mesi addietro l'Assessore Provinciale ai Trasporti, tale Nicola Valluzzi, ricevendomi nel proprio gabinetto, aveva assicurato !'impegno del proprio Ente di appartenenza a provvedere al completamento delle incompiute. Ma se la Oraziana ed altre arterie, sia pure a fatica, vengono avviate a completamento, per l'ultimo tratto della Basentana - Bradanica non ci
sono più fondi.
La Regione Basilicata, altra protagonista, in questi quattro anni e mezzo di legislatura comunale ci ha costantemente ingannati e presi in giro. L'inutile Ente regionale, infatti, dopo aver incoraggiato il progetto Piattaforma nella Zona Industriale di CI da Piani, ha dirottato i propri fondi verso altri lidi più vicini alla sua politica. Si è completamente disinteressato della Pinacoteca d'Errico, ci ha mentito sul Castello Marchesale (che, tra l'altro, è di proprietà regionale) ed ha opposto un assordante silenzio di fronte alle numerose richieste di finanziamento ed ai numerosi progetti di riqualificazione e di arredo
urbano. Ultima, fra tutte, è stata la richiesta di sistemazione dell' area franosa del Ponte di San Nicola, ad oggi ancora invasa dal terreno.
Il Governo Nazionale, terzo protagonista della farsa di fine anno, ha deciso, in nome del risparmio a danno dei cittadini, di ridurre i Comuni alla fame, riducendo i trasferimenti statali e mantenendo in piedi Enti ed Istituzioni inutili e costosi (come la Regione Basilicata), al solo scopo di non sopprimere le poltrone per gli amici politici. Un Governo, tra l'altro, che non ritiene Palazzo San Gervasio neppure degno di un semplice ringraziamento, per avere con dignità ed orgoglio e, soprattutto, a titolo completamente gratuito, sopportato tutto il peso della Regione Basilicata, in occasione della emergenza immigrati dello scorso mese di aprile. Sua Eccellenza il Ministro degli Interni, infatti, non si è neppure preso la briga di ringraziare la comunità palazzese, distratto, evidentemente, da altre faccende (per lui) molto più importanti. Ma chi se ne frega, avrà esclamato Sua Eccellenza Leghista, di un Comune Terrone di poco più di 5.000 abitanti.
Di fronte a tanta tracotante arroganza verrebbe da dire: poiché non abbiamo più nulla da perdere, perché ci hanno praticamente tolto tutto, quasi quasi sarebbe meglio organizzare una sommossa popolare. Ma, una simile iniziativa servirebbe solo ad esporre gli incolpevoli cittadini a delle conseguenze che potrebbero anche essere gravi. Deve essere il
Capo di una Comunità, infatti, ad esporsi in prima persona e ad assumersi l'onere dell' azione.
Alla luce di tutto quanto detto, la decisione di disporre la chiusura al pubblico del Palazzo Municipale per l'intera giornata del 13 ottobre 2011, con contestuale autodenuncia per interruzione di pubblico servizio, vuole rappresentare tutto il mio personale disprezzo, nonché la mia istituzionale protesta contro gli Enti sovracomunali (Provincia di Potenza, Regione Basilicata e Governo Nazionale) per lo stato di abbandono ed isolamento cui hanno condannato !'intera collettività palazzese e tutta la popolazione dell' Alto Bradano.
Un'ultima riflessione: in data 6 ottobre 2011 ho personalmente partecipato ad una riunione organizzata presso il Comune di Spinazzola, oggi privato persino della linea ferrata per Barletta, dopo essere stato letteralmente scippato dell'Ospedale e délla propria dignità.
Orbene, nel corso della citata assemblea è emerso un quadro desolante per la nostra confinante comunità. Mentre l'aeroporto di Bari sta per essere collegato alla linea ferroviaria, le comunità di Spinazzola e dintorni vengono tenute fuori da questo collegamento, in nome dei risparmi da adottare. Ma come raggiungere allora l'aeroporto di Bari se si ha la "dabbenaggine" di non volere usare l'autovettura? Con il trasporto su gomma, risponderebbe il solerte funzionario pugliese, percorrendo i tratturi di campagna che da 150 anni qualcuno (che, evidentemente, risiede altrove) osa definire strade!
ORDINA
La chiusura al pubblico della Casa Comunale per l'intera giornata del 13 ottobre 2011 (ore 8,00 - 14,00 e 16,00 - 19,00), disponendo che la presente ordinanza venga inoltrata al Procuratore della Repubblica di Melfi, a titolo di autodenuncia per interruzione di pubblico servizio.
DISPONE
che la presente Ordinanza venga notificata a S.E. il Prefetto della Provincia di Potenza ed alla Stazione Carabinieri di Palazzo San Gervasio, nonché trasmessa a S.E. il Presidente della Repubblica Italiana, a S.E. il Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, al Presidente della Giunta Provinciale di Potenza, al Presidente Lucano dell' ANCI ed a tutti gli organi di stampa.