Il Regolamento Urbanistico ed il Regolamento Edilizio di Palazzo San Gervasio sono stati definitivamente approvati nella massima assise Comunale, tenutasi martedì scorso 4 ottobre.
Il territorio comunale era fino a quella data regolamentato da un vecchio ed obsoleto Programma di Fabbricazione, redatto quarant’anni fa.
Nel 2001 era stato affidato l’incarico per la redazione della strumentazione urbanistica di nuova generazione, introdotta dalla Legge Urbanistica Regionale nel 1999.
A giugno 2007 (in coincidenza con l’insediamento di questa Amministrazione) entravano in vigore le limitazioni dell’attività edilizia previste dall’art. 44 della Legge Regionale 23/99, a causa della mancata redazione del Regolamento Urbanistico che, di fatto, imponeva notevoli limitazioni all’attività costruttiva con conseguenti ripercussioni sulle attività economiche di settore (fabbri, falegnami, imprese edili, professionisti, elettricisti, impiantisti ecc.).
L’effetto “domino”, che avrebbe di conseguenza e inevitabilmente investito anche tutti gli altri settori, era partito!
Tale situazione sì è protratta fino ad aprile del 2008! da allora in poi l’attività incessante dell’Amministrazione ha posto in essere tutti gli atti propedeutici alla presentazione del Regolamento Urbanistico, dallo studio geologico e geognostico del territorio, alla Valutazione Ambientale Strategica, alla redazione complessiva degli atti di Piano. A settembre 2008, in soli “4 mesi”, il Regolamento Urbanistico veniva ultimato nella sua stesura per essere inoltrato a Regione, Provincia e altri Enti preposti alla emissione di pareri nella Conferenza di Pianificazione convocata e celebrata a marzo 2009; da quella data cessavano le limitazioni previste dalla Legge Regionale e l’economia di settore iniziava a ripartire.
Nell’arco di questi ultimi dieci anni si sono succedute a Palazzo San Gervasio tre Amministrazioni Comunali, ma solo quella attuale è stata in grado di portare finalmente a termine il Piano Urbanistico, tanto importante per la vita cittadina e per i suoi riflessi su tutte le attività produttive che vi si svolgono.
I contenuti di questa nuova strumentazione sono stati fino all’ultimo aggiornati e tenuti al passo, anche con importanti provvedimenti legislativi che nel frattempo venivano approvati da Organi sovraordinati, statale e regionale, con lo specifico intento, fortunatamente voluto da questa Amministrazione Comunale, di contrastare al massimo ed in ogni modo possibile la profonda crisi economica e sociale in atto.
In tale quadro, l’azione dell’Amministrazione è stata però anche improntata alla tutela degli aspetti qualificanti dell’ambiente urbano storicizzato, ed infine, terzo importante e basilare elemento, dalla grande attenzione volta all’interesse pubblico per l’attuazione di ogni intervento di trasformazione del territorio, attraverso meccanismi che garantiscono al privato di poter realizzare interventi remunerativi ed in generale sicuramente sostenibili dal punto di vista della redditività, ed alla parte pubblica garantiscono la possibilità di realizzazione delle infrastrutture pubbliche, previa acquisizione dei suoli interessati.
Pertanto, la nuova strumentazione urbanistica e regolamentare approvata, contempla la possibilità di attuare molteplici interventi su tutti gli Ambiti territoriali che lo compongono, da quello del Centro Storico alle zone che nel previgente Programma di Fabbricazione venivano individuate come aree di espansione e completamento, dalle Attrezzature di Interesse Comune alle Aree per attività produttive, sia di livello artigianale che industriale o votate ad ospitare attività terziariocommerciali.
I nuovi interventi che sono stati previsti e regolamentati vanno da quelli “minimali” (che pure rivestono grande importanza per le ricadute occupazionali), a quelli di medie e maggiori dimensioni.
E’ stato approvato un complesso di regole che riguardano la possibilità di realizzare terrazzi, abbaini, sopraelevazioni, demolizioni e ricostruzioni, saldando alle previsioni proprie del Regolamento Urbanistico quelle del cosiddetto “Piano Casa”, al fine di incentivare, finalmente, una effettiva trasformazione soprattutto del Centro Storico, contrastandone con forza l’abbandono, e con l’obiettivo di fondo di trasformarlo (ora sì in modo energico e concreto), in polo di attrazione reale.
L’altezza minima delle soprelevazioni è stata fissata a mt. 7,50, con il limite massimo comunque invalicabile di 10,00 metri; gli abbaini ed i terrazzi sono ampiamente consentiti, pure nel rispetto di adeguate regole a tutela delle caratteristiche del costruito storico.
Sono state regolamentate in modo chiaro tutte le problematiche inerenti i sottotetti, esistenti e di nuova realizzazione, riconoscendone una qualificazione che si adatta alla realtà socio-economica palazzese, superando lacci e lacciuoli più adatti a realtà metropolitane che a quelle di piccole comunità come la nostra.
Nel trattamento delle Osservazioni si è dato luogo ad una sorta di “complessivo accog imento regolamentato” delle istanze dei cittadini, inquadrandole sempre nella organica normativa del Regolamento Urbanistico per ciò che riguarda la realizzazione della parte pubblica di ogni intervento contestualmente alla edificazione privata, senza gravare in nessun modo sulle finanze del Comune, che pur nelle ristrettezze imposte dall’amministrazione centrale, è costretto a perseguire comunque un ordinato sviluppo urbano attraverso l’equilibrata compartecipazione degli operatori.
Le previsioni del Regolamento Urbanistico contemplano poi interventi di Ristrutturazione Urbanistica in alcuni settori particolarmente degradati del Centro Storico, interventi di nuova edificazione su aree ancora libere, nonché interventi di riordino, consolidamento e compattamento del margini dell’abitato, che ha una sua precisa immagine da preservare e migliorare, eliminando sacche di degrado, disordine e scarsa funzionalità che attualmente sono presenti e che ne deturpano
l’aspetto complessivo.
Nella zona agricola è stato introdotto l’asservimento, ai fini volumetrici, di terreni ubicati nel raggio di ml. 1.000,00, nonché norme specifiche per le Attività Agrituristiche e per l’impianto di serre. E’ stata inoltre prevista la possibilità di realizzare, rispettando requisiti minimi di decoro nelle modalità di costruzione, su lotti aventi la superficie minima di 1.500 mq, annessi agricoli aventi superficie lorda massima di mq. 12.00, indipendentemente da asservimento volumetrico, da adibire a deposito attrezzi, rimesse per mezzi meccanici riguardanti le lavorazioni agricole, etc, nonché locali e servizi per il riparo diurno degli addetti.
Per ciò che riguarda le attività produttive, sono state introdotte possibilità di ampliamento nelle linee tracciate dall’accordo Stato-Regioni-Enti Locali del 31 marzo 2009 e da ultimo riconfermata con il Decreto Sviluppo del 2011.
Sono previsti ampliamenti del 10% per gli edifici ospitanti le attività produttive, sia artigianali che industriali, nonché per quelli del settore terziario ed agrituristico.
Inoltre, nella necessità di incentivare l’uso di fonti di energia rinnovabile, sono stati introdotti particolari incentivi volumetrici per gli operatori che vorranno attivarsi in questa direzione.
Sicuramente molto, moltissimo va ancora fatto e portato a compimento, ma la strada della nuova generazione è aperta ed i perfezionamenti potranno essere utilmente attuati in tempi compatibili con lo sviluppo della comunità palazzese.
Dalla Residenza Municipale, Lì 7 Ottobre 2011
Il territorio comunale era fino a quella data regolamentato da un vecchio ed obsoleto Programma di Fabbricazione, redatto quarant’anni fa.
Nel 2001 era stato affidato l’incarico per la redazione della strumentazione urbanistica di nuova generazione, introdotta dalla Legge Urbanistica Regionale nel 1999.
A giugno 2007 (in coincidenza con l’insediamento di questa Amministrazione) entravano in vigore le limitazioni dell’attività edilizia previste dall’art. 44 della Legge Regionale 23/99, a causa della mancata redazione del Regolamento Urbanistico che, di fatto, imponeva notevoli limitazioni all’attività costruttiva con conseguenti ripercussioni sulle attività economiche di settore (fabbri, falegnami, imprese edili, professionisti, elettricisti, impiantisti ecc.).
L’effetto “domino”, che avrebbe di conseguenza e inevitabilmente investito anche tutti gli altri settori, era partito!
Tale situazione sì è protratta fino ad aprile del 2008! da allora in poi l’attività incessante dell’Amministrazione ha posto in essere tutti gli atti propedeutici alla presentazione del Regolamento Urbanistico, dallo studio geologico e geognostico del territorio, alla Valutazione Ambientale Strategica, alla redazione complessiva degli atti di Piano. A settembre 2008, in soli “4 mesi”, il Regolamento Urbanistico veniva ultimato nella sua stesura per essere inoltrato a Regione, Provincia e altri Enti preposti alla emissione di pareri nella Conferenza di Pianificazione convocata e celebrata a marzo 2009; da quella data cessavano le limitazioni previste dalla Legge Regionale e l’economia di settore iniziava a ripartire.
Nell’arco di questi ultimi dieci anni si sono succedute a Palazzo San Gervasio tre Amministrazioni Comunali, ma solo quella attuale è stata in grado di portare finalmente a termine il Piano Urbanistico, tanto importante per la vita cittadina e per i suoi riflessi su tutte le attività produttive che vi si svolgono.
I contenuti di questa nuova strumentazione sono stati fino all’ultimo aggiornati e tenuti al passo, anche con importanti provvedimenti legislativi che nel frattempo venivano approvati da Organi sovraordinati, statale e regionale, con lo specifico intento, fortunatamente voluto da questa Amministrazione Comunale, di contrastare al massimo ed in ogni modo possibile la profonda crisi economica e sociale in atto.
In tale quadro, l’azione dell’Amministrazione è stata però anche improntata alla tutela degli aspetti qualificanti dell’ambiente urbano storicizzato, ed infine, terzo importante e basilare elemento, dalla grande attenzione volta all’interesse pubblico per l’attuazione di ogni intervento di trasformazione del territorio, attraverso meccanismi che garantiscono al privato di poter realizzare interventi remunerativi ed in generale sicuramente sostenibili dal punto di vista della redditività, ed alla parte pubblica garantiscono la possibilità di realizzazione delle infrastrutture pubbliche, previa acquisizione dei suoli interessati.
Pertanto, la nuova strumentazione urbanistica e regolamentare approvata, contempla la possibilità di attuare molteplici interventi su tutti gli Ambiti territoriali che lo compongono, da quello del Centro Storico alle zone che nel previgente Programma di Fabbricazione venivano individuate come aree di espansione e completamento, dalle Attrezzature di Interesse Comune alle Aree per attività produttive, sia di livello artigianale che industriale o votate ad ospitare attività terziariocommerciali.
I nuovi interventi che sono stati previsti e regolamentati vanno da quelli “minimali” (che pure rivestono grande importanza per le ricadute occupazionali), a quelli di medie e maggiori dimensioni.
E’ stato approvato un complesso di regole che riguardano la possibilità di realizzare terrazzi, abbaini, sopraelevazioni, demolizioni e ricostruzioni, saldando alle previsioni proprie del Regolamento Urbanistico quelle del cosiddetto “Piano Casa”, al fine di incentivare, finalmente, una effettiva trasformazione soprattutto del Centro Storico, contrastandone con forza l’abbandono, e con l’obiettivo di fondo di trasformarlo (ora sì in modo energico e concreto), in polo di attrazione reale.
L’altezza minima delle soprelevazioni è stata fissata a mt. 7,50, con il limite massimo comunque invalicabile di 10,00 metri; gli abbaini ed i terrazzi sono ampiamente consentiti, pure nel rispetto di adeguate regole a tutela delle caratteristiche del costruito storico.
Sono state regolamentate in modo chiaro tutte le problematiche inerenti i sottotetti, esistenti e di nuova realizzazione, riconoscendone una qualificazione che si adatta alla realtà socio-economica palazzese, superando lacci e lacciuoli più adatti a realtà metropolitane che a quelle di piccole comunità come la nostra.
Nel trattamento delle Osservazioni si è dato luogo ad una sorta di “complessivo accog imento regolamentato” delle istanze dei cittadini, inquadrandole sempre nella organica normativa del Regolamento Urbanistico per ciò che riguarda la realizzazione della parte pubblica di ogni intervento contestualmente alla edificazione privata, senza gravare in nessun modo sulle finanze del Comune, che pur nelle ristrettezze imposte dall’amministrazione centrale, è costretto a perseguire comunque un ordinato sviluppo urbano attraverso l’equilibrata compartecipazione degli operatori.
Le previsioni del Regolamento Urbanistico contemplano poi interventi di Ristrutturazione Urbanistica in alcuni settori particolarmente degradati del Centro Storico, interventi di nuova edificazione su aree ancora libere, nonché interventi di riordino, consolidamento e compattamento del margini dell’abitato, che ha una sua precisa immagine da preservare e migliorare, eliminando sacche di degrado, disordine e scarsa funzionalità che attualmente sono presenti e che ne deturpano
l’aspetto complessivo.
Nella zona agricola è stato introdotto l’asservimento, ai fini volumetrici, di terreni ubicati nel raggio di ml. 1.000,00, nonché norme specifiche per le Attività Agrituristiche e per l’impianto di serre. E’ stata inoltre prevista la possibilità di realizzare, rispettando requisiti minimi di decoro nelle modalità di costruzione, su lotti aventi la superficie minima di 1.500 mq, annessi agricoli aventi superficie lorda massima di mq. 12.00, indipendentemente da asservimento volumetrico, da adibire a deposito attrezzi, rimesse per mezzi meccanici riguardanti le lavorazioni agricole, etc, nonché locali e servizi per il riparo diurno degli addetti.
Per ciò che riguarda le attività produttive, sono state introdotte possibilità di ampliamento nelle linee tracciate dall’accordo Stato-Regioni-Enti Locali del 31 marzo 2009 e da ultimo riconfermata con il Decreto Sviluppo del 2011.
Sono previsti ampliamenti del 10% per gli edifici ospitanti le attività produttive, sia artigianali che industriali, nonché per quelli del settore terziario ed agrituristico.
Inoltre, nella necessità di incentivare l’uso di fonti di energia rinnovabile, sono stati introdotti particolari incentivi volumetrici per gli operatori che vorranno attivarsi in questa direzione.
Sicuramente molto, moltissimo va ancora fatto e portato a compimento, ma la strada della nuova generazione è aperta ed i perfezionamenti potranno essere utilmente attuati in tempi compatibili con lo sviluppo della comunità palazzese.
Dalla Residenza Municipale, Lì 7 Ottobre 2011
L’Assessore all’Urbanistica
Giovanni BARBUZZI
Giovanni BARBUZZI