“I Comuni dell’Alto Bradano, coordinati dalla Comunità Montana, nel corso del 2011 sono riusciti a passare in tre mesi da percentuali di pochi punti ad oltre il 60 per cento della raccolta differenziata. È per questo motivo che la settima edizione lucana di ‘Comuni Ricicloni’ ha voluto premiare i comuni di Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve in quanto dimostrazione di come, anche in Basilicata, in tempi brevi e con una grande partecipazione dei cittadini, si possono raggiungere gli standard europei”.
E’ quanto si legge in una nota di Legambiente Basilicata.“Il dossier dell’ultima edizione lucana di ‘Comuni Ricicloni’ – afferma Legambiente - ha avuto il merito di mettere in luce aspetti positivi e negativi, buone pratiche e pessime abitudini. Significativa, in tal senso, la fotografia scattata per le aree protette.
In Basilicata abbiamo quattro Parchi, due regionali (Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, Parco Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane) e due nazionali (Parco del Pollino e Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese) con 56 Comuni lucani che vedono protetto il loro territorio, in tutto o in parte, dalla presenza dei Parchi. Comuni vetrina per l’intera regione, che si collocano sul mercato turistico nazionale come eccellenze nel contesto lucano e che, pertanto, dovrebbero essere gestiti come territori di eccellenza, sperimentando le migliori forme di gestione orientate dalla bussola della qualità territoriale.
Eppure, analizzando i dati, pare che la gestione dei rifiuti, ad eccezione del Parco della Murgia Materana non rientra nelle priorità di tanti Comuni il cui territorio ricade, anche solo parzialmente, nel perimetro dei nostri Parchi regionali e nazionali.
Dati preoccupanti – conclude Legambiente - dai quali emerge la necessità di continuare a lavorare per far sì che vi sia la consapevolezza da parte di tutti, amministratori, cittadini e imprese, che molto c’è da fare e che, solo con una seria programmazione, è possibile uscire rapidamente da questo stato di difficoltà, per puntare con decisione alla costruzione di un sistema di gestione integrato che dia risposte moderne ad un problema antico”.
Fonte:www.basilicatanet.it
In Basilicata abbiamo quattro Parchi, due regionali (Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, Parco Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane) e due nazionali (Parco del Pollino e Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese) con 56 Comuni lucani che vedono protetto il loro territorio, in tutto o in parte, dalla presenza dei Parchi. Comuni vetrina per l’intera regione, che si collocano sul mercato turistico nazionale come eccellenze nel contesto lucano e che, pertanto, dovrebbero essere gestiti come territori di eccellenza, sperimentando le migliori forme di gestione orientate dalla bussola della qualità territoriale.
Eppure, analizzando i dati, pare che la gestione dei rifiuti, ad eccezione del Parco della Murgia Materana non rientra nelle priorità di tanti Comuni il cui territorio ricade, anche solo parzialmente, nel perimetro dei nostri Parchi regionali e nazionali.
Dati preoccupanti – conclude Legambiente - dai quali emerge la necessità di continuare a lavorare per far sì che vi sia la consapevolezza da parte di tutti, amministratori, cittadini e imprese, che molto c’è da fare e che, solo con una seria programmazione, è possibile uscire rapidamente da questo stato di difficoltà, per puntare con decisione alla costruzione di un sistema di gestione integrato che dia risposte moderne ad un problema antico”.
Fonte:www.basilicatanet.it