Prosegue l'impegno del Comitato per l'estensione della nuova provincia
L'assemblea straordinaria del Comitato di Lotta “Barletta Provincia” indetta per questa sera, giovedì 14 gennaio, presso la Sala convegni Athenaeum in via Madonna degli Angeli 29 a Barletta, con inizio previsto perle ore 18, servirà per decidere:
- Variazioni dello Statuto
- Indirizzi e strategie del Comitato per l’anno 2010
- Varie ed eventuali
La riunione di oggi arriva dopo l'assemblea popolare di domenica scorsa, organizzata sempre dal Comitato, durante la quale sono stati discussi gli “Eventi e gli obiettivi” del 2010
Sul tema “Sede legale a Barletta: votazione o referendum?” si è preso atto, si legge nel comunicato del Comitato, che il Consiglio Provinciale è stato convocato per il 25 e il 26 gennaio allo scopo di varare in aula lo Statuto e il Regolamento già predisposti in sede di Commissione Speciale presieduta dall’avv. Bernardo Lodispoto e da Presidente Luigi Antonucci, entrambi presenti all’assemblea e intervenuti nel dibattito.
La discussione ha portato alla conclusione che la “Sede Legale” della Sesta Provincia Pugliese “spetta in maniera indiscutibile alla città di Barletta e che sarebbe naturale che sia lo stesso Consiglio Provinciale a sancirne l’individuazione con un voto a maggioranza qualificata, tanto, anche ai sensi della Legge istitutiva n. 148/04”.
“Pur tuttavia - spiegano quelli del Comitato - prevedendo difficoltà decisionali in tal senso, anche in vista delle prossime consultazioni elettorali di primavera alla Regione Puglia e ai comuni di Andria e Margherita di Savoia, si è auspicato, da più parti, il ricorso all’istituto referendario. Questo darebbe l’ultima parola al popolo sovrano che ha, specialmente quello di Barletta e della Valle dell’Ofanto, invocato, da sempre e a tutti i costi, l’autonomia del proprio territorio”.
Circa il tema “Provincia BT ancora più grande?” e l'annessione della città di Lavello al nuovo ente provinciale il Comitato di Lotta ha consegnato agli amministratori lucani lo “storico” Ordine del Giorno, sottoscritto a Barletta, il 17 giugno 1923, con cui le comunità di Genzano, Palazzo San Gervasio, Lavello, Rapolla e Venosa si unirono alle altre città del Circondario, per “far voti al Governo perché riconosca l’importanza eccezionale della Circoscrizione Barlettana, e voglia benignarsi elevare il Circondario al grado di Provincia autonoma.”
L’avv. Merra, coordinatore del Comitato Promotore Città di Lavello,” ha quindi definito storico il ritorno delle cittadine lucane a Barletta, quasi a voler riprendere il cammino per confluire, questa volta, nella nata Provincia di Barletta-Andria-Trani!”.
“L’intervento appassionato del Sindaco di Palazzo San Gervasio, ha auspicato che la confluenza delle comunità potentine avvenga con il ricorso al referendum”.
Sul tema “L’alta velocità BARI - ROMA non ignori la nostra Provincia!” ha relazionato, in maniera dettagliata, il prof. Vincenzo Piccialli, segretario amministrativo del Comitato.
“Dopo una breve introduzione sul concetto di Alta Velocità ferroviaria – è speigato nel comunicato del Comitato - il relatore ha esordito facendo notare che Barletta, nell’indice di classificazione delle stazioni stilato dalle Ferrovie dello Stato, occupa il 3° posto nella Regione Puglia dopo Bari e Foggia, nonostante nella stessa classifica non le sia stato riconosciuto il rango di capoluogo di provincia”.
“Il traffico rilevato, secondo RFI, ammonta a 3 milioni di passeggeri annui, grazie soprattutto all'importanza del nodo ferroviario che Barletta può vantare. E’ stata prevista, tuttavia, la fermata dell’Alta Velocità a Brindisi che, in prima battuta, era stata esclusa e poi “miracolosamente” recuperata, nonostante abbia un traffico passeggeri inferiore al nostro (7° posto nella stessa classifica stilata dalle FF.SS)”.
“Questa decisione – si precisa nel comunicato - si giustifica soltanto con le “scelte politiche” dei due pesi e due misure, del trattamento da figli e figliastri; perché Barletta viene considerata orfana di esponenti politici influenti!”.
“Già un anno fa, il Comitato di Lotta ha raccolto 6.000 firme consegnandole personalmente al Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera, on. Mauro Valducci ed ai vertici di Trenitalia, Mauro Moretti e Innocenzo Cipolletta”.
“Il rappresentante del Governo, ministro Altero Matteoli e i dirigenti delle FF.SS., - si legge ancora nel comunicato - si giustificarono asserendo che la tratta Bari-Roma doveva necessariamente essere percorsa in meno di 4 ore, per cui la fermata a Barletta avrebbe oltrepassato tale limite”.
“Come giustificare, allora, la fermata di ben 9 minuti a Foggia?”. A tal proposito, il segretario Nardo Binetti ha preannunciato nuove iniziative nei riguardi di Trenitalia, peraltro già anticipate allo stesso Amministratore Delegato Mauro MorettiI, “per indurla a rivedere le proprie decisioni”.
Il prof. PICCIALLI ha concluso con una vera e propria novità, presentando il progetto già di origine borbonica, nel 1920 ripreso, descritto e riproposto a quell’epoca dall’ing. Dini e recentemente riscoperto in una relazione pubblicata nel 1930 dal Sindacato Datori di Lavori Agricoli “sull’importanza storica, commerciale, industriale, agricola, culturale e demografica della città di Barletta”, ovvero la realizzazione di una linea direttissima Barletta-Napoli lunga 204 km e che oggi correrebbe parallela, all’incirca, all’autostrada A16 Napoli-Canosa, lunga 172,5 km.
Il relatore ha anche annunciato di aver intrapreso, a nome del Comitato, i primi passi nei confronti dell’Italferr, società che, per conto del Gruppo Ferrovie dello Stato, si occupa materialmente della realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, presentando ad essa il progetto.
Ha concluso i lavori l’avv. Giuseppe Cioce, Consigliere della Regione Puglia, dichiarando ufficialmente il proprio incondizionato appoggio alle iniziative assunte dal Comitato di Lotta “Barletta Provincia” e, in particolare, un suo nuovo intervento nei riguardi dell’Assessore Regionale ai Trasporti Mario Loizzo, per la realizzazione della promessa fermata presso il Presidio Ospedaliero mons. Dimiccoli della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola.
L'assemblea straordinaria del Comitato di Lotta “Barletta Provincia” indetta per questa sera, giovedì 14 gennaio, presso la Sala convegni Athenaeum in via Madonna degli Angeli 29 a Barletta, con inizio previsto perle ore 18, servirà per decidere:
- Variazioni dello Statuto
- Indirizzi e strategie del Comitato per l’anno 2010
- Varie ed eventuali
La riunione di oggi arriva dopo l'assemblea popolare di domenica scorsa, organizzata sempre dal Comitato, durante la quale sono stati discussi gli “Eventi e gli obiettivi” del 2010
Sul tema “Sede legale a Barletta: votazione o referendum?” si è preso atto, si legge nel comunicato del Comitato, che il Consiglio Provinciale è stato convocato per il 25 e il 26 gennaio allo scopo di varare in aula lo Statuto e il Regolamento già predisposti in sede di Commissione Speciale presieduta dall’avv. Bernardo Lodispoto e da Presidente Luigi Antonucci, entrambi presenti all’assemblea e intervenuti nel dibattito.
La discussione ha portato alla conclusione che la “Sede Legale” della Sesta Provincia Pugliese “spetta in maniera indiscutibile alla città di Barletta e che sarebbe naturale che sia lo stesso Consiglio Provinciale a sancirne l’individuazione con un voto a maggioranza qualificata, tanto, anche ai sensi della Legge istitutiva n. 148/04”.
“Pur tuttavia - spiegano quelli del Comitato - prevedendo difficoltà decisionali in tal senso, anche in vista delle prossime consultazioni elettorali di primavera alla Regione Puglia e ai comuni di Andria e Margherita di Savoia, si è auspicato, da più parti, il ricorso all’istituto referendario. Questo darebbe l’ultima parola al popolo sovrano che ha, specialmente quello di Barletta e della Valle dell’Ofanto, invocato, da sempre e a tutti i costi, l’autonomia del proprio territorio”.
Circa il tema “Provincia BT ancora più grande?” e l'annessione della città di Lavello al nuovo ente provinciale il Comitato di Lotta ha consegnato agli amministratori lucani lo “storico” Ordine del Giorno, sottoscritto a Barletta, il 17 giugno 1923, con cui le comunità di Genzano, Palazzo San Gervasio, Lavello, Rapolla e Venosa si unirono alle altre città del Circondario, per “far voti al Governo perché riconosca l’importanza eccezionale della Circoscrizione Barlettana, e voglia benignarsi elevare il Circondario al grado di Provincia autonoma.”
L’avv. Merra, coordinatore del Comitato Promotore Città di Lavello,” ha quindi definito storico il ritorno delle cittadine lucane a Barletta, quasi a voler riprendere il cammino per confluire, questa volta, nella nata Provincia di Barletta-Andria-Trani!”.
“L’intervento appassionato del Sindaco di Palazzo San Gervasio, ha auspicato che la confluenza delle comunità potentine avvenga con il ricorso al referendum”.
Sul tema “L’alta velocità BARI - ROMA non ignori la nostra Provincia!” ha relazionato, in maniera dettagliata, il prof. Vincenzo Piccialli, segretario amministrativo del Comitato.
“Dopo una breve introduzione sul concetto di Alta Velocità ferroviaria – è speigato nel comunicato del Comitato - il relatore ha esordito facendo notare che Barletta, nell’indice di classificazione delle stazioni stilato dalle Ferrovie dello Stato, occupa il 3° posto nella Regione Puglia dopo Bari e Foggia, nonostante nella stessa classifica non le sia stato riconosciuto il rango di capoluogo di provincia”.
“Il traffico rilevato, secondo RFI, ammonta a 3 milioni di passeggeri annui, grazie soprattutto all'importanza del nodo ferroviario che Barletta può vantare. E’ stata prevista, tuttavia, la fermata dell’Alta Velocità a Brindisi che, in prima battuta, era stata esclusa e poi “miracolosamente” recuperata, nonostante abbia un traffico passeggeri inferiore al nostro (7° posto nella stessa classifica stilata dalle FF.SS)”.
“Questa decisione – si precisa nel comunicato - si giustifica soltanto con le “scelte politiche” dei due pesi e due misure, del trattamento da figli e figliastri; perché Barletta viene considerata orfana di esponenti politici influenti!”.
“Già un anno fa, il Comitato di Lotta ha raccolto 6.000 firme consegnandole personalmente al Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera, on. Mauro Valducci ed ai vertici di Trenitalia, Mauro Moretti e Innocenzo Cipolletta”.
“Il rappresentante del Governo, ministro Altero Matteoli e i dirigenti delle FF.SS., - si legge ancora nel comunicato - si giustificarono asserendo che la tratta Bari-Roma doveva necessariamente essere percorsa in meno di 4 ore, per cui la fermata a Barletta avrebbe oltrepassato tale limite”.
“Come giustificare, allora, la fermata di ben 9 minuti a Foggia?”. A tal proposito, il segretario Nardo Binetti ha preannunciato nuove iniziative nei riguardi di Trenitalia, peraltro già anticipate allo stesso Amministratore Delegato Mauro MorettiI, “per indurla a rivedere le proprie decisioni”.
Il prof. PICCIALLI ha concluso con una vera e propria novità, presentando il progetto già di origine borbonica, nel 1920 ripreso, descritto e riproposto a quell’epoca dall’ing. Dini e recentemente riscoperto in una relazione pubblicata nel 1930 dal Sindacato Datori di Lavori Agricoli “sull’importanza storica, commerciale, industriale, agricola, culturale e demografica della città di Barletta”, ovvero la realizzazione di una linea direttissima Barletta-Napoli lunga 204 km e che oggi correrebbe parallela, all’incirca, all’autostrada A16 Napoli-Canosa, lunga 172,5 km.
Il relatore ha anche annunciato di aver intrapreso, a nome del Comitato, i primi passi nei confronti dell’Italferr, società che, per conto del Gruppo Ferrovie dello Stato, si occupa materialmente della realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, presentando ad essa il progetto.
Ha concluso i lavori l’avv. Giuseppe Cioce, Consigliere della Regione Puglia, dichiarando ufficialmente il proprio incondizionato appoggio alle iniziative assunte dal Comitato di Lotta “Barletta Provincia” e, in particolare, un suo nuovo intervento nei riguardi dell’Assessore Regionale ai Trasporti Mario Loizzo, per la realizzazione della promessa fermata presso il Presidio Ospedaliero mons. Dimiccoli della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola.
tratto da andriaLive.it