PALAZZO SAN GERVASIO. Interventi a singhiozzo e lavoratori licenziati. I lavori di restauro del palazzo marchesale procedono a ritmo ridotto e la metà degli addetti è stata licenziata. Attualmente lavorano solo due manovali ed una maestranza, col rischio concreto che anche questi vengano licenziati, sembra per mancanza di fondi. Da notizie apprese da fonti vicine al Comune ciò è dovuto ad una richiesta di variante del progetto inviata alla regione Basilicata proprietaria del manufatto. Intanto i tempi per la realizzazione del restauro si allungano. Intanto dopo due anni di querelle si apprende che nei giorni scorsi il geometra comunale andato in pensione alcuni mesi orsono ha rinunciato all’inca - rico a completare la direzione dei lavori di ristrutturazione del castello Marchesale e della urbanizzazione del Pip dopo il collocamento a riposo per raggiunti limiti di età. Incarico che gli era stato confermato nonostante la messa a riposo. Responsabile del settore Tecnico è stato nominato l’arch. Carlo Di Vito nuovo responsabile dell'ufficio tec nico del comune. La vicenda a suo tempo vide diverse prese di posizione sia a livello regionale che a livello comunale. Vi fu una interrogazione da parte dell’assessore regionale alle attività Produttive, ancora senza risposta. Il gruppo di Alleanza Nazionale ,facente parte della maggioranza, chiese al segretario comunale chiarimenti su alcuni punti controversi, mentre Rifondazione Comunista prese posizione al riguardo con il capo gruppo di Chio che affermò « faremo una interpellanza presso la soprintendenza ai beni culturali per sapere come mai la direzione dei lavori è stata affidata al geometra che funge da controllore e controllato». Il geometra comunale responsabilmente e con la professionalità dimostrata in quaranta anni al servizio del Comune di Palazzo San Gervasio si è dimesso da tutti gli incarichi che gli erano stati affidati mettendo la parola fine ad una diatriba che aveva diviso l’opinione pubblica. Un ulteriore schiaffo ad una giunta comunale che ancora una volta non ha saputo gestire al meglio una situazione che meritava maggiore attenzione.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno