Una sera illuminata con la stessa luna
della notte precedente,
una sera, violenta quanto basta
allo scorrere della clessidra,
una sera implorai
al mio destino
di non correre troppo velocemente,
giacché gli anni,
come vetrate spalancate sul mondo,
come voce acutizzata
al dolore di un popolo,
lasciano silenzi
increduli esili riflessi.
Antonio Avenoso