A Joseph Agostine
Penso in tutta franchezza, che il generoso benefattore, che ha permesso alla cittadina di Palazzo San Gervasio di godere di questa meravigliosa realtà culturale, possa essere oggi soddisfatto. Non solo i “palazzesi” hanno a disposizione una tra le biblioteche più grandi di Basilicata, ma siamo riusciti a rendere Palazzo San Gervasio uno dei centri più dinamici, in termini culturali, dell'intera regione, e uno dei veicoli trainanti di questa importante missione è stata in questi ultimi anni sicuramente l'Istituzione Joseph and Mary AGOSTINE Memorial Library.
Il concorso letterario, giunto alla sua terza edizione, ha avuto una evoluzione, che forse neanche noi prevedevamo. Le prime due edizioni riservate solo ai Lucani residenti hanno messo in evidenza che chi rimane nella nostra terra ha capacità intellettive eccezionali ed amore per la propria regione, che giustificano in prevalenza la non emigrazione. La terza edizione, che noi consideriamo “il salto di qualità”, è stata aperta a tutto il territorio nazionale; il comune denominatore: essere di chiare origini lucane.
E' fantastico, assaporare l'affetto ancora più morboso dimostrato, da chi non può più godere della propria terra di origine, quotidianamente; come affiorano alla mente antiche sensazioni, profumi incontaminati, pensieri ed azioni che noi, abitanti attuali della Basilicata, spesso abbiamo smarrito.
Ecco perchè voglio dedicare questi semplici e brevi pensieri a Joeph Agostine, o meglio ancora a Giuseppe Mucciante ( suo vero nome ). Anche lui quando ritornò a Palazzo San Gervasio fu colto da antiche sensazioni, in realtà qui aveva lasciato il suo cuore, quel cuore che batteva per la sua mamma, per i suoi amici, per la Biblioteca d'Errico.
La Biblioteca era, secondo lui, la più grande ricchezza che avevano il diritto di possedere i suoi concittadini, perchè lì c'era la cultura, lì c'era la sapienza, e come Re Salomone, preferì chiedere, né tesori e né poteri : ma la Sapienza.
Al Concorso hanno partecipato in tanti, provenienti dalla Basilicata e da altre regioni d'Italia; saranno solo venti i vincitori ma ai non vincitori dedico un sincero grazie, affinchè non si sentano bocciati, ma tutti coinvolti in prima persona in questo bellissimo progetto. Senza la partecipazione di tanti di loro non sarebbe stato possibile dar vita al Concorso Letterario per Racconti Brevi “La Mia Terra”.
Ai vincitori, a cui oggi dedichiamo una cerimonia, vanno i più vivi complimenti da parte mia e dell'intero Consiglio di Amministrazione. I vostri lavori sono stati scelti perchè ritenuti i migliori, sentitevi fieri, avete dimostrato di possedere un carisma che a pochi è donato.
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione del concorso, il personale della Biblioteca, i membri del Consiglio di Amministrazione , i membri della Commissione giudicatrice : il dott. Ignazio Di Chio, la prof.ssa Anna Di Cataldo e la prof.ssa Rossella Rago.
Ed infine un ringraziamento speciale all'Amministrazione Comunale di Palazzo San Gervasio che ci ha sostenuti e ha condiviso le nostre scelte.
Oggi tutti insieme abbiamo portato il nostro comune al centro dell'attenzione della “Basilicata Culturale”, che possa essere di buon auspicio per tutte le attività dei palazzesi.
Il concorso letterario, giunto alla sua terza edizione, ha avuto una evoluzione, che forse neanche noi prevedevamo. Le prime due edizioni riservate solo ai Lucani residenti hanno messo in evidenza che chi rimane nella nostra terra ha capacità intellettive eccezionali ed amore per la propria regione, che giustificano in prevalenza la non emigrazione. La terza edizione, che noi consideriamo “il salto di qualità”, è stata aperta a tutto il territorio nazionale; il comune denominatore: essere di chiare origini lucane.
E' fantastico, assaporare l'affetto ancora più morboso dimostrato, da chi non può più godere della propria terra di origine, quotidianamente; come affiorano alla mente antiche sensazioni, profumi incontaminati, pensieri ed azioni che noi, abitanti attuali della Basilicata, spesso abbiamo smarrito.
Ecco perchè voglio dedicare questi semplici e brevi pensieri a Joeph Agostine, o meglio ancora a Giuseppe Mucciante ( suo vero nome ). Anche lui quando ritornò a Palazzo San Gervasio fu colto da antiche sensazioni, in realtà qui aveva lasciato il suo cuore, quel cuore che batteva per la sua mamma, per i suoi amici, per la Biblioteca d'Errico.
La Biblioteca era, secondo lui, la più grande ricchezza che avevano il diritto di possedere i suoi concittadini, perchè lì c'era la cultura, lì c'era la sapienza, e come Re Salomone, preferì chiedere, né tesori e né poteri : ma la Sapienza.
Al Concorso hanno partecipato in tanti, provenienti dalla Basilicata e da altre regioni d'Italia; saranno solo venti i vincitori ma ai non vincitori dedico un sincero grazie, affinchè non si sentano bocciati, ma tutti coinvolti in prima persona in questo bellissimo progetto. Senza la partecipazione di tanti di loro non sarebbe stato possibile dar vita al Concorso Letterario per Racconti Brevi “La Mia Terra”.
Ai vincitori, a cui oggi dedichiamo una cerimonia, vanno i più vivi complimenti da parte mia e dell'intero Consiglio di Amministrazione. I vostri lavori sono stati scelti perchè ritenuti i migliori, sentitevi fieri, avete dimostrato di possedere un carisma che a pochi è donato.
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione del concorso, il personale della Biblioteca, i membri del Consiglio di Amministrazione , i membri della Commissione giudicatrice : il dott. Ignazio Di Chio, la prof.ssa Anna Di Cataldo e la prof.ssa Rossella Rago.
Ed infine un ringraziamento speciale all'Amministrazione Comunale di Palazzo San Gervasio che ci ha sostenuti e ha condiviso le nostre scelte.
Oggi tutti insieme abbiamo portato il nostro comune al centro dell'attenzione della “Basilicata Culturale”, che possa essere di buon auspicio per tutte le attività dei palazzesi.
Il Presidente
Istituzione Joseph and Mary AGOSTINE Memorial Library
Prof.ssa Eleonora MATTIACCI
Istituzione Joseph and Mary AGOSTINE Memorial Library
Prof.ssa Eleonora MATTIACCI
Vincitori:
BRUNO VINCENZO MARANO
di Potenza
1° classificato
LE INDIE DI QUAGGIU’
DANIELE FORLINO
di Palazzo San Gervasio
2° classificato
Le parole dell’addio
ANTONIO ULIVETO
di Muro Lucano
3° classificato
La libertà dei cafoni
Diario di un giovane brigante
(testo adattato al linguaggio corrente)
ALDO FIORENZANO
di Maratea
Felipe
ANGELA LAMANNA
di Rionero in Vulture
La ballata dei mesi
ANNA MARIA CLOTILDE PIARULLI
Di Barile
Che si dice in paese?
ANTONIO SALERNO
Di Gallicchio
PREGIUDIZIO
DONATO MAIORELLA
Di Venosa
I tre fratelli contadini di Venosa
GAETANA COVELLA
Di Rionero in Vulture
Nostalgia di altri tempi …
GAETANA LAURIA
Di Pignola
Profumo di maggio
GIOVANNI LEONARDO SIMONE
Di Palazzo San Gervasio
IL NOLEGGIATORE
LUCIA CALABRESE
Di Melfi
UN POMERIGGIO D’AGOSTO
LUCIANO CHESI
Di Ascoli Piceno
CATERINA
MARIAGRAZIA ALBIS
Di Rapolla
GABBIA D’ORO
MARINO FORLINO
Di Palazzo San Gervasio
DESTABILIZZ-AZIONI LINGUISTICHE, VIRTU-OSI-SMI LET-TER(R)A-RI E CAMBIA-MENTI
MERISABELL CALITRI
Di Acerenza
Memorie di una storia infinita.
MICHELA PINTO
Di Potenza
Radici
ROBERTA CIANCI
Di Potenza
Quell’uomo
ROSARIO BIAGIO CASTRONUOVO
Di Fiorano Modenese (Modena)
Ricomincio da Natale.
SANDRA MARIA RENES
Di Maschito
SPIGHE DI GRANO