ANCORA EPISODI CHE COINVOLGONO CITTADINI STRANIERI, MA STAVOLTA NON PER QUESTIONI UMANITARIE, NÉ PER COLLOCAMENTO AL LAVORO, BENSÌ PER UN EPISODIO DI PURA E GRATUITA VIOLENZA IN DANNO DI UNA GIOVANE DONNA. TRE RUMENI, TANASA FLORIN 19ENNE, TANASA CATALIN 25ENNE E TUDOSE ADRIAN 23ENNE, DIMORANTI NEL PICCOLO CENTRO DELLA BASILICATA, SEQUESTRANO UNA GIOVANE VENTENNE E LA VIOLENTANO RIPETUTAMENTE.

IL FATTO: INTORNO ALLE ORE 16:30 – 17:00 DELL’11 OTTOBRE LA VENTENNE ESCE DALLA PROPRIA ABITAZIONE ED È AVVICINATA DA UNO DEI TRE STRANIERI CONOSCIUTO SOLO DI VISTA IN QUANTO ABITANTE NELLO STESSO CENTRO DI PALAZZO SAN GERVASIO, SUBITO DOPO GLI ALTRI DUE CONNAZIONALI INTERVENGONO E LA GIOVANE DI FORZA È TRASPORTATA PRESSO L’ABITAZIONE IN USO A TANASA CATALIN. IL “BRANCO” PASSA ALL’AZIONE, LA GIOVANE VIENE RIPETUTAMENTE VIOLENTATA, ANCHE IN GRUPPO. I TRE LIBERANO LA VENTENNE INTORNO ALLE ORE 01:30 DEL GIORNO SUCCESSIVO. LA DONNA RITORNA A CASA E LA MADRE, CONSTATATO LO STATO PSICOFISICO DELLA FIGLIA, TRA L’ALTRO SEMINUDA, PROVVEDE A TRASPORTARLA PRESSO L’OSPEDALE DI CANOSA DI PUGLIA, NON PRIMA DI AVVERTIRE, TRAMITE L’UTENZA 112, LA COMPAGNIA CARABINIERI DI VENOSA. I CARABINIERI DELLA LOCALE STAZIONE, IMMEDIATAMENTE ALLERTATI ED IN POSSESSO SOLO DI FRAMMENTARIE NOTIZIE, SUPERANO NON POCHE DIFFICOLTÀ PER RIUSCIRE AD INDIVIDUARE L’ABITAZIONE DOVE ERA STATO CONSUMATO L’IGNOBILE DELITTO. IL CAPITANO ENRICO GALLORO, COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DISPONEVA IMMEDIATAMENTE L’IMPIEGO DEL PERSONALE DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI VENOSA, COORDINANDO EGLI STESSO L’ATTIVITÀ E DECIDENDO DI IRROMPERE NELL’ABITAZIONE. QUI SI AVEVA LA PRESENZA DI UNO DEI TRE RUMENI CHE SI PRESENTAVA SEMINUDO E PRIVO DEGLI SLIP. NONOSTANTE LA RETICENZA DEL SOGGETTO I CARABINIERI RIESCONO, CON NON POCHE DIFFICOLTÀ, AD IDENTIFICARE GLI ALTRI DUE COMPLICI CHE VENIVANO RINTRACCIATI ALL’INTERNO DI UN’ALTRA ABITAZIONE DI QUEL CENTRO. I MILITARI A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE DOVE ERA STATO CONSUMATO LO STUPRO, RINVENIVANO GLI INDUMENTI DELLA GIOVANE, COPERTE E LENZUOLA SPORCHE ANCORA DI SANGUE, NONCHÉ DVD PORNOGRAFICI, ELEMENTI QUESTI CHE AVVALORAVANO, ANCOR PIÙ, LA TESI DELLA VIOLENZA.I MILITARI DI QUESTA COMPAGNIA, RAGGIUNGEVANO IL LUOGO DI RICOVERO DELLA RAGAZZA E RACCOGLIEVANO LE DICHIARAZIONI DELLA MADRE E QUELLE DELLA GIOVANE LA QUALE VERSAVA IN UNO STATO CONFUSIONALE, ABBANDONANDOSI A CRISI DI PIANTO, NEL RACCONTARE I PARTICOLARI DI QUANTO LE ERA ACCADUTO. I MEDICI DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DEL CENTRO DELLA SESTA PROVINCIA PUGLIESE RISCONTRAVANO SUL CORPO DELLA MALCAPITATA NUMEROSE ESCORIAZIONI AGLI ARTI SUPERIORI, AL DORSO, E NELLE PARTI INTIME.IN CONSIDERAZIONE DEGLI INCONFUTABILI ELEMENTI DI PROVA ACQUISITI NEL CORSO DELL’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA, ALLE ORE 16,00 DI IERI, I TRE RUMENI VENIVANO DICHIARATI IN STATO DI FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO ED ASSICURATI ALLA GIUSTIZIA CON ACCOMPAGNAMENTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI MELFI .
Fonte: www.basilicatanews.it