L'associazione Culturale Ergosumus <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.> scrive quanto segue:
Perché?
Perché?
Il giorno 4 c.m., organizzato da P.D. (Partito Democratico), si è svolto, alla presenza del Presidente della Regione, Vito De Filippo, un incontro sul tema della sfida del federalismo e la nuova governance in Basilicata.
Per doverosa chiarificazione specifichiamo che in senso più generale si definisce “governance” il processo attraverso cui collettivamente risolviamo i nostri problemi e rispondiamo ai bisogni della società.
Dal manifesto che annunciava l’evento, apprendevamo che erano invitati gli iscritti a quel partito, i simpatizzanti ed i cittadini.
Incoraggiati dall’invito esteso pure ai comuni cittadini chiedevamo, a ciascuno dei tre relatori dell’incontro (Di Bari, Mastro e Romanelli), se fossero disposti ad accordarci la possibilità di intervenire ponendo un paio di domande, certamente rispondenti al tema in discussione, al sig. Presidente della Regione.
La buonafede ci spingeva al punto di spiegare ai nostri tre interlocutori anche le richieste che avremmo posto e che qui ripetiamo:
1- Signor Presidente il Governo italiano dopo aver abrogato le legge 1082/39 (la famigerata legge razzista che ci toglieva la Pinacoteca perché noi palazzesi eravamo considerati contadini) ha pensato bene nel dicembre 2009 di rimetterla in vigore con il Decreto Legislativo 179 confermando così quell’antico pregiudizio. Evidentemente anche tutti i parlamentari della nostra regione, di destra e di sinistra, hanno condiviso quel preconcetto se nessuno ha protestato. Ora, essendo stato offeso, ancora una volta in modo ignobile l’onore di un comune della sua Regione quali passi intende fare per protestare con il Governo?;
2- Signor Presidente, a proposito di governance regionale Lei sa bene che lo Stato in materia di Beni Artistici e Culturali, a seguito del Decreto Legislativo n°42/2004, ha delegato alle Regioni il compito della loro valorizzazione mentre ha mantenuto per se la sola tutela degli stessi, è unicamente per questo motivo che il Consiglio Regionale il 2 dicembre 2008 ha approvato la legge n° 29. La norma, che Lei conosce bene, prevede che annualmente venga concesso all’Ente Morale, proprietario della Pinacoteca, la somma di € 15.000 più un’ulteriore somma a consuntivo del Bilancio Regionale. Ora mentre questa procedura è stata seguita per il Bilancio 2009, per quello 2010 così non è stato. Lei cosa intende fare per rimediare. A rafforzare la nostra richiesta Le ricordiamo che 80% dei beni artistici e culturali nella nostra regione appartengono all’Ente Morale Camillo d’Errico di questo Comune e che in Italia ed in Europa il nome della Regione Basilicata è conosciuto, in ambito artistico, quasi unicamente grazie alle sue opere. Non ritiene ci sia un colpevole ritardo da parte dell’Ente da Lei presieduto nel prendere atto di tutto ciò?
Mentre nella mattinata del giorno 4 c.m. i nostri interlocutori erano apparsi possibilisti, alle ore 17.45 dello stesso giorno, un quarto d’ora prima dell’inizio dell’incontro con il Presidente, ci veniva comunicato che non c’era più spazio per le nostre domande.
Per doverosa chiarificazione specifichiamo che in senso più generale si definisce “governance” il processo attraverso cui collettivamente risolviamo i nostri problemi e rispondiamo ai bisogni della società.
Dal manifesto che annunciava l’evento, apprendevamo che erano invitati gli iscritti a quel partito, i simpatizzanti ed i cittadini.
Incoraggiati dall’invito esteso pure ai comuni cittadini chiedevamo, a ciascuno dei tre relatori dell’incontro (Di Bari, Mastro e Romanelli), se fossero disposti ad accordarci la possibilità di intervenire ponendo un paio di domande, certamente rispondenti al tema in discussione, al sig. Presidente della Regione.
La buonafede ci spingeva al punto di spiegare ai nostri tre interlocutori anche le richieste che avremmo posto e che qui ripetiamo:
1- Signor Presidente il Governo italiano dopo aver abrogato le legge 1082/39 (la famigerata legge razzista che ci toglieva la Pinacoteca perché noi palazzesi eravamo considerati contadini) ha pensato bene nel dicembre 2009 di rimetterla in vigore con il Decreto Legislativo 179 confermando così quell’antico pregiudizio. Evidentemente anche tutti i parlamentari della nostra regione, di destra e di sinistra, hanno condiviso quel preconcetto se nessuno ha protestato. Ora, essendo stato offeso, ancora una volta in modo ignobile l’onore di un comune della sua Regione quali passi intende fare per protestare con il Governo?;
2- Signor Presidente, a proposito di governance regionale Lei sa bene che lo Stato in materia di Beni Artistici e Culturali, a seguito del Decreto Legislativo n°42/2004, ha delegato alle Regioni il compito della loro valorizzazione mentre ha mantenuto per se la sola tutela degli stessi, è unicamente per questo motivo che il Consiglio Regionale il 2 dicembre 2008 ha approvato la legge n° 29. La norma, che Lei conosce bene, prevede che annualmente venga concesso all’Ente Morale, proprietario della Pinacoteca, la somma di € 15.000 più un’ulteriore somma a consuntivo del Bilancio Regionale. Ora mentre questa procedura è stata seguita per il Bilancio 2009, per quello 2010 così non è stato. Lei cosa intende fare per rimediare. A rafforzare la nostra richiesta Le ricordiamo che 80% dei beni artistici e culturali nella nostra regione appartengono all’Ente Morale Camillo d’Errico di questo Comune e che in Italia ed in Europa il nome della Regione Basilicata è conosciuto, in ambito artistico, quasi unicamente grazie alle sue opere. Non ritiene ci sia un colpevole ritardo da parte dell’Ente da Lei presieduto nel prendere atto di tutto ciò?
Mentre nella mattinata del giorno 4 c.m. i nostri interlocutori erano apparsi possibilisti, alle ore 17.45 dello stesso giorno, un quarto d’ora prima dell’inizio dell’incontro con il Presidente, ci veniva comunicato che non c’era più spazio per le nostre domande.
Perché?
Il PresidenteLì 09/01/11 Savino Di Paolo