ROMA- Presso i locali di Unar Casa delle Regioni di Roma, nello stupendo scenario di Villa Borghese, si è tenuta la cerimonia di premiazione della 2^ edizione del concorso letterario nazionale “Omaggio ad Emilio Greco”, il noto scultore e letterato catanese che Picasso, in visita al museo di Rodin, definì “il più grande disegnatore che abbiamo in Europa”. Il progetto, ideato e promosso da Giorgio Ruscello, presidente dell’Associazione italiana “Artists & Creatives”, si propone principalmente di promuovere la figura del maestro, dedito non solo alle arti figurative ma anche alla prosa e alla poesia. E non solo. C’è anche l’obiettivo di realizzare biblioteche di autori contemporanei in quei luoghi istituzionali disposti ad ospitare il progetto.
I lavori pervenuti al Premio sono stati donati alla Biblioteca del Museo Emilio Greco di Catania e alla Biblioteca della Società Umanitaria di Roma per realizzare una sezione di opere edite di poesia e narrativa a cui il concorso è stato per l’appunto riservato. La cerimonia ha concluso il percorso artistico“Viaggio tra le vie dell’arte”organizzato dall’Associazione Akkuaria nei giorni scorsi. All’ appuntamento sono stati presenti artisti, scrittori e poeti provenienti da ogni parte d'Italia. Tra gli altri, c’è stata anche la poetessa e scrittrice lucana (di Palazzo San Gervasio) Rosalba Griesi con la sua più recente opera pubblicata:”Nel mare del tempo”(Pianetalibro Editore). Per la Griesi tanta soddisfazione. “I nominativi dei vincitori e premiati sono stati resi noti solo durante la cerimonia -dice con un filo di emozione-. E’stato sorprendente per me ricevere l’ambito premio della giuria con targa e medaglia raffigurante l’opera del maestro Greco. L’applauso del pubblico presente è stato lungo e caloroso. Lo ritengo una sorta di riconoscimento della profonda sensibilità e semplicità con cui ho affrontato il tema del tempo intessuto di vera poesia, quella della nostra terra, la Lucania che nonostante tutto si afferma nelle arti”. Stavolta, grazie a Rosalba Griesi. “La nostra regione ha fatto indubbiamente bella figura- ammette -. Ed io che ho contribuito a tutto ciò mi riempie di legittima soddisfazione. Tanto più che la concorrenza era tanta e molto qualificata sia per la narrativa che per la poesia. In tutto 200 opere. E che alla fine la mia, con il dorsetto rosso amaranto del libro, sia apparsa nello scaffale della premiazione mi ha riempito di una gioia immensa”. Nell’introdurre i lavori, l’organizzatrice dell’evento culturale, la scrittrice Vera Ambra, ha parlato dell’editoria, quella grande, “che ormai oggi sforna solo opere per il facile commercio, perdendo di vista la cultura, quella vera, e della piccola editoria che vive di opere e autori sconosciuti, sofferenti ma veri, autentici, in una società che subisce i tagli selvaggi dei fondi nell’ottica purtroppo di un impoverimento culturale. Come dire un appello motivato e forte per rilevare che bisogna dar voce-anche in campo culturale- a chi la voce ce l’ha.