Per il consigliere del Psi “il Sud e la Basilicata sono la frontiera naturale dell’altra sponda del Mediterraneo".
“L’accoglienza dei cittadini che fuggono dai Paesi Maghrebini non può essere in nessun modo in discussione. Semmai, ed ha fatto bene il presidente De Filippo a segnalarlo, per renderla efficace è necessario perseguire una sinergia e una cooperazione istituzionale tra Governo e Regioni, senza far trovare queste ultime di fronte al fatto compiuto in termini di scelte, ed inoltre per l’attuazione di programmi, a medio e lungo termine, di integrazione degli immigrati nei nostri territori e all’interno delle nostre comunità”. A sostenerlo è il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, sottolineando “l’esigenza che il Centro di Palazzo San Gervasio sia attrezzato al meglio per la dignitosa ospitalità del contingente di alcune centinaia di immigrati assegnato alla Regione Basilicata dal Ministero dell’Interno, specie facendo tesoro dell’esperienza e delle difficoltà che abbiamo vissuto negli ultimi anni proprio a Palazzo per la presenza di cittadini extracomunitari impiegati per la raccolta dei prodotti ortofrutticoli”.
“Più in generale, l’ondata migratoria dai Paesi del Nord Africa verso l’Italia – aggiunge – è l’occasione per rilanciare il ruolo del Mezzogiorno e con esso della Basilicata di ‘frontiera naturale’ del bacino mediterraneo e dei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. In quest’ambito, devono trovare attuazione programmi e progetti di integrazione, come quello a cui hanno fatto anche in questi giorni riferimento i socialisti, per l‘accoglienza in piccoli e grandi comuni lucani di immigrati, quale risorsa umana al servizio dell’intera comunità locale e per arrestare lo spopolamento. La prospettiva mediterranea non si esaurisce, dunque, nella realizzazione della Zona di Libero Scambio tra le due sponde che, peraltro, sconta incomprensibili ritardi che penalizzano l’economia meridionale e le spontanee dinamiche di integrazione della ‘mesoregione euromediterranea’, comunque in atto, ma deve diventare contaminazione tra diverse culture e tradizioni”.
Fonte : www.basilicatanet.it