presentata da MAURIZIO TURCO martedì 5 maggio 2011, seduta n. 472

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -

Al Ministro dell'interno.

- Per sapere - premesso che:

con la nota prot. 757/11 S.N. del 3 maggio 2011 indirizzata al Ministero dell'interno - Ufficio amministrazione generale - Dipartimento della P.S. - Ufficio per le relazioni sindacali, avente ad oggetto «C.I.E. Palazzo San Gervasio (PZ), siamo alle comiche ... ed i poliziotti rischiano la vita.»;

nella predetta nota la segreteria nazionale del COISP, il cui testo a parere degli interroganti necessita di essere riportato integralmente per la singolare e preoccupante vicenda narrata, si legge «Nella giornata del 1o maggio è stato organizzato il trasferimento di sessanta tunisini dal C.I.E. di Palazzo San Gervasio (PZ) alla volta dell'aeroporto di Napoli Capodichino per essere rimpatriati in Tunisia.. Per i primi trenta extracomunitari si organizza la scorta nella nottata, a partire dalle ore 20:00. Vengono comandati circa sessanta colleghi ma al rientro a Potenza, verso le ore 12:00 del 2 maggio (dopo 16 ore continuative di servizio), un Funzionario e un Assistente Capo della Questura, a causa di un colpo di sonno dell'autista, vengono coinvolti in un incidente stradale sull'autostrada Napoli-Bari all'altezza di Benevento, nei pressi di Grottaminarda, e per poco non ci rimettevano la pelle. Vengono ricoverati c/o il nosocomio di Benevento: fortunatamente non corrono pericolo di vita. La commedia tragicomica continua con il secondo servizio, disposto a partire dalle 04:00 di ieri 2 maggio. Per i preparativi e i numerosi contrordine del Ministero, si riesce a partire alla volta dell'aeroporto di Napoli (che dista 200 km dal C.I.E. di Palazzo San Gervasio), solo alle ore 13:00. L'imbarco è previsto alle ore 18:00; anche in questo caso si tratta di trenta immigrati caricati su due pullman, scortati da sessanta poliziotti circa con due Funzionari. La carovana giunge a Napoli alle ore 16:00 circa e giustamente ai colleghi viene concesso di consumare un lauto pranzo (panino e acqua!!). Alle 18:00 non si sa ancora se gli extracomunitari verranno rimpatriati, visto che non c'è alcun aereo per Tunisi, oppure riportati al C.I.E. di provenienza. È qui che si accende la lampadina a qualche starlet del Ministero: gli extracomunitari devono essere trasferiti al C.I.E. di Bari e, per non farli ulteriormente stancare, alle ore 18:30 vengono imbarcati su un comodo aereo per Bari Palese, a spese della Repubblica italiana!! La distanza tra il C.I.E. di Palazzo San Gervasio e quello di Bari è di circa 80 km, ma il Ministero voleva evidentemente far fare una gita fuori porta agli ospiti stranieri, e mentre i migranti tunisini raggiungevano comodamente Bari con l'aereo, i poliziotti si apprestavano all'ennesima peripezia. Nel viaggio di rientro a Potenza, difatti, il pullman con a bordo i poliziotti prende fuoco nel vano motore; il pericolo è scampato ma i nostri colleghi sono bloccati sulla corsia di emergenza dell'A16, ove sono costretti a rimanere per qualche ora in attesa di un nuovo mezzo che consentisse loro di riprendere la marcia e rientrare a casa. Non è una barzelletta, ma - come ha osservato più di un collega - è una normale giornata di lavoro alle dipendenze di quella che sembra essere la Repubblica delle banane. Ma il nostro Paese è veramente diventato tale? Oppure c'è qualcuno che si assumerà la responsabilità dell'incapacità gestionale dimostrata in questi due giorni e dell'incidente stradale occorso ai colleghi? Chi ha coordinato e disposto i servizi sopra narrati? Chi ha comandato i poliziotti per oltre 16 ore di servizio si assumerà anche la responsabilità di quel colpo di sonno e delle sue conseguenze? Chi ha dimostrato grave incapacità gestionale verrà messo nelle condizioni di non creare altri danni?? Da codesto Ufficio attendiamo dettagliate risposte in ordine a tutto quanto sopra denunciato ... ed anche qualche nome ...!! Si attende cortese urgentissimo riscontro.» -:

se il Ministro interessato sia a conoscenza dei fatti in premessa, se questi corrispondano al vero e nel caso quali immediati provvedimenti intenda adottare nei confronti di coloro che siano ritenuti responsabili del trattamento ad avviso degli interroganti vergognoso riservato agli operatori della Polizia di Stato e dei danni da questi ultimi patiti dal punto di vista fisico e morale;

se non ritenga di dover disporre una inchiesta ministeriale per accertare eventuali responsabilità per i danni arrecati agli operatori coinvolti nell'incidente e conseguentemente all'immagine dell'amministrazione. (4-11850)