Come annunciato ieri, il deputato lucano Salvatore Margiotta ha impegnato oggi pomeriggio il governo a rispondere alla Camera (leggi QUI), per la prima volta, a un’interrogazione sul Cie, il Centro per l’identificazione e l’espulsione di Palazzo San Gervasio. Ma, in un’aula praticamente deserta al momento del question time trasmesso in diretta tv sulla Rai, a fornire qualche informazione letta su un foglietto non è il ministro dell’Interno Roberto Maroni, a cui il documento era rivolto, né un suo vice. E’ stato invece Elio Vito, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Margiotta ha detto che, secondo il gruppo del Pd, il Cie va chiuso: le condizioni di vita all’interno sono disumane. Nel centro in questo momento non c’è nessuno: i migranti sono stati portati via (“Casualmente”, sottolinea sarcasticamente Margiotta) il giorno prima della manifestazione organizzata dalla Cgil per chiedere la chiusura della struttura.

Vito ha risposto che il Cie è stato costruito in emergenza, che secondo un documento del prefetto di Potenza gli ospiti sono adeguatamente alloggiati, che i servizi igienici – per quanto più volte danneggiati – sono stati sistematicamente rimessi a posto e che l’assistenza sanitaria è buona.

A questo punto, per replicare, si alza la parlamentare del Pd Rosa Villecco Callipari, fra le firmatarie dell’interrogazione (e peraltro venuta in visita al Cie nei giorni scorsi). Callipari, visibilmente infastidita dalle parole di Vito, dice: “Mettere dei container su una spianata di cemento a 40 gradi sotto il sole vuol dire offrire condizioni adeguate? Prolungare fino al limite massimo concesso dall’Ue, e cioè 18 mesi, la detenzione di disperati nei Centri di identificazione ed espulsione che sono dei veri e propri lager? Ma di cosa stiamo parlando?”.

L’esponente del Pd critica l’assenza di Maroni, definisce il centro un’altra volta “la Guantanamo italiana” (riferendosi alla prigione statunitense per terroristi e presunti terroristi nella base navale a Cuba) e conclude: “Bisogna chiudere immediatamente il Cie di Palazzo San Gervasio”.
Fonte:giornalelucano.com