Il consigliere regionale ha presentato un emendamento al disegno di legge “Norme in materia di beni culturali della Regione Basilicata” attualmente in discussione nella IV Commissione consiliare, “Politica sociale”
“L’ emendamento proposto – dichiara Mollica - nasce dall’assenza nell’attuale stesura del disegno di legge in materia di beni culturali di un esplicito riferimento alle pinacoteche, non annoverate fra l’elenco degli istituti e luoghi di cultura riconosciuti. Tale assenza mal si concilia con la nostra realtà territoriale in cui vi sono importanti pinacoteche e, soprattutto, con il panorama legislativo regionale in cui vi è una apposita legge, la n. 29 del 2 dicembre 2008, che detta le norme per la valorizzazione della Pinacoteca D’Errico. Bisogna, infatti, ricordare come la predetta legge regionale trovava il proprio fondamento nella necessità di porre in essere, come previsto dal Codice dei Beni Culturali ed Ambientali, il Decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Appare quindi strano – sottolinea Mollica - che, nel momento in cui si procede alla stesura del ddl in materia di beni culturali, si lascino fuori le pinacoteche o, comunque, si decida di non prevedere uno specifico riferimento. Inoltre, lo stesso valore delle realtà presenti sul territorio, che possiedono raccolte molto importanti, non solo nello scenario culturale nazionale, richiede tale previsione che, inserita nel panorama legislativo regionale, si pone come indispensabile completamento di un iter.
“L’ emendamento proposto – dichiara Mollica - nasce dall’assenza nell’attuale stesura del disegno di legge in materia di beni culturali di un esplicito riferimento alle pinacoteche, non annoverate fra l’elenco degli istituti e luoghi di cultura riconosciuti. Tale assenza mal si concilia con la nostra realtà territoriale in cui vi sono importanti pinacoteche e, soprattutto, con il panorama legislativo regionale in cui vi è una apposita legge, la n. 29 del 2 dicembre 2008, che detta le norme per la valorizzazione della Pinacoteca D’Errico. Bisogna, infatti, ricordare come la predetta legge regionale trovava il proprio fondamento nella necessità di porre in essere, come previsto dal Codice dei Beni Culturali ed Ambientali, il Decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Appare quindi strano – sottolinea Mollica - che, nel momento in cui si procede alla stesura del ddl in materia di beni culturali, si lascino fuori le pinacoteche o, comunque, si decida di non prevedere uno specifico riferimento. Inoltre, lo stesso valore delle realtà presenti sul territorio, che possiedono raccolte molto importanti, non solo nello scenario culturale nazionale, richiede tale previsione che, inserita nel panorama legislativo regionale, si pone come indispensabile completamento di un iter.