Bisogna rivolgersi al passato ora, quando si vorrà parlare di Massimiliano Sotera, anche se tutti quelli che lo hanno conosciuto non avrebbero mai pensato, che la sua vita si spezzasse ora. Le persone a lui vicine, per la vitalità con cui contagiava tutti, vedevano la sua dipartita lontano nel tempo. Invece Massimiliano, alla soglia dei quarant’anni, ha lasciato tutti, nella notte di domenica 20 giugno, per un malore che lo ha colto quando, tornando da Palazzo S.G. era giunto a Bari, dove lavorava, da quando si era trasferito dalla città di Bologna.
Massimiliano, operava molto nel sociale, senza mai risparmiarsi, e il suo impegno poi, era aumentato maggiormente, dopo aver vinto una grossa sfida contro la morte. Anni fa gli era stato trapiantato un cuore nuovo, cosa che non lo aveva fermato, anzi era divenuto per tutti un simbolo di ottimismo, di grinta e di dinamismo e soprattutto di disponibilità con quanti lo conoscevano. Era riuscito a dare un aiuto a tutte quelle persone che non avendo trovato sbocchi occupazionali nel paesino bradanico, lo avevano raggiunto a Bologna, offrendo a quelli che avevano bisogno, una prima sistemazione e quindi una mano per trovare lavoro. Mai si sottraeva a prestare aiuto, tanto che la sua disponibilità era nota a molti. Difatti numerosissime sono state le persone che si sono strette attorno alla famiglia Sotera.
Sicuramente, molti amici avrebbero voluto spendere parole, per ringraziare e ricordare Massimiliano, con frasi commoventi o con citazioni toccanti, e la maggior parte lo ha fatto, intimamente, in maniera accorata, certi di essere ascoltati da colui che non c’è più ma, che ancora una volta, silenziosamente, saprà farlo, e soprattutto saprà rasserenare, così come ha saputo fare in vita. Sento di affermare senza timore di smentita, che uno come Massimiliano, che amava la vita, non vorrebbe mai che fosse ricordato con tristezza, perché lui la vita l’ha vissuta con gioia e mai si è fatto vivere dalla vita.
Massimiliano, operava molto nel sociale, senza mai risparmiarsi, e il suo impegno poi, era aumentato maggiormente, dopo aver vinto una grossa sfida contro la morte. Anni fa gli era stato trapiantato un cuore nuovo, cosa che non lo aveva fermato, anzi era divenuto per tutti un simbolo di ottimismo, di grinta e di dinamismo e soprattutto di disponibilità con quanti lo conoscevano. Era riuscito a dare un aiuto a tutte quelle persone che non avendo trovato sbocchi occupazionali nel paesino bradanico, lo avevano raggiunto a Bologna, offrendo a quelli che avevano bisogno, una prima sistemazione e quindi una mano per trovare lavoro. Mai si sottraeva a prestare aiuto, tanto che la sua disponibilità era nota a molti. Difatti numerosissime sono state le persone che si sono strette attorno alla famiglia Sotera.
Sicuramente, molti amici avrebbero voluto spendere parole, per ringraziare e ricordare Massimiliano, con frasi commoventi o con citazioni toccanti, e la maggior parte lo ha fatto, intimamente, in maniera accorata, certi di essere ascoltati da colui che non c’è più ma, che ancora una volta, silenziosamente, saprà farlo, e soprattutto saprà rasserenare, così come ha saputo fare in vita. Sento di affermare senza timore di smentita, che uno come Massimiliano, che amava la vita, non vorrebbe mai che fosse ricordato con tristezza, perché lui la vita l’ha vissuta con gioia e mai si è fatto vivere dalla vita.