Palazzo San Gervasio – Stanno proseguendo a ritmi frenetici i lavori di sistemazione del campo di accoglienza a Palazzo S.G. per alloggiare circa 600 dei 700 immigrati, che saranno sistemati in Basilicata, e provenienti da Lampedusa. Il tutto accompagnato dalle polemiche ed i rimpalli di responsabilità. Tra la popolazione si manifesta non poca perplessità. In molti si interrogano sul come mai, la città di Potenza non fosse in grado di ospitare almeno una parte di cittadini libici. Altri, invece si interrogano su ciò che accadrà da metà giugno in poi: infatti in tale periodo arrivano di solito altri 1000 migranti per la raccolta annuale dei pomodori e per gli altri lavori agricoli. Poiché non vi sono date certe, è facile immaginare che Palazzo G., in quel periodo si troverà al tracollo, come avviene oggi per Lampedusa: i rifugiati ed i migranti saranno nello stesso numero dei residenti stabili. Come è ovvio, ci si interroga se le infrastrutture saranno in grado di contenere e sopportare tale repentino incremento demografico. Altre perplessità si registrano in merito alla presenza certa di evasi dalle carceri in territorio libico, la cui presenza nel campo non è stata smentita da nessuno, ma, tutt’altro data per certa. Gli unici che guardano a ciò che accade con soddisfazione sono, per ovvi motivi, i commercianti della cittadina bradanica. È comunque partita la gara di solidarietà tra le associazioni locali. L’amministrazione comunale, colta di sorpresa si è mobilitata, disdicendo anche un viaggio in Canada, presso le comunità palazzesi, organizzato da tempo e che doveva avvenire in questi giorni. Emergenza e solidarietà da sempre si coniugano in questa terra di confine, al di là delle recriminazioni politiche, fatte solitamente da chi non è di queste zone,e non conosce, se non da turista, la realtà quotidiana dei periodi di migrazione. Come si evince dalle varie agenzie, il tutto è sotto la diretta gestione del Governo. I Vigili del fuoco, a seguito di un sopralluogo, hanno espresso parere favorevole all’allestimento del campo. Il sindaco Federico Pagano, risponde con monosillabi alle domande: non è il tempo di parlare … bisogna fare presto.
tratto dalla Nuova del Sud