Il commento dopo l’intesa in conferenza Stato Regioni a Palazzo Chigi. A Palazzo San Gervasio una tendopoli attiva dal primo aprile sotto la gestione del Ministero dell’Interno
AGR“L’avanzare dell’emergenza umanitaria ci porta a subire delle scelte fatte dal Governo, mentre auspichiamo per il futuro la possibilità di dar vita a scelte condivise, obiettivo a cui abbiamo lavorato dall’inizio”. E’ il commento dell’assessore Attilio Martorano all’uscita dalla seduta straordinaria della Conferenza unificata Stato Regioni che si è tenuta a Palazzo Chigi e che ha dato il via libera a un’intesa sulla base della richiesta venute dal Governo.
“Il Governo – ha spiegato Martorano – ha stimato in 50mila persone l’ondata di extracomunitari a cui far fronte e ha inquadrato la questione su due livelli: il primo, quello dei profughi e dei rifugiati, che sarà affrontato, sulla base del documento conclusivo, con uno sforzo comune di solidarietà distribuendo equamente i profughi tra tutte le regioni, escluso l’Abruzzo e in questo abbiamo ottenuto l’affermazione di un principio di equità tra i territori e di coinvolgimento delle Regioni. Ma lo stesso ministro dell’Interno, Maroni, ha posto una seconda questione, quella dei clandestini, per la gestione dei quali ha rivendicato l’esclusiva competenza del suo Dicastero in attesa dell’eventuale rimpatrio pur sancendo il principio di una ‘equa e sostenibile attribuzione in tutto il territorio sentiti gli enti territoriali interessati’. Quanto alla tendopoli di Palazzo San Gervasio, come per le altre già messe in campo – ha concluso Martorano – abbiamo preso atto che non c’è stata alcuna consultazione apprendendo che dovrebbe essere attiva già dal primo di aprile e restare di esclusiva competenza governativa. Lo spirito di collaborazione per l’emergenza e la responsabilità istituzionale ci impongono di rinviare ogni analisi e commento ad altri momenti”.
“Il Governo – ha spiegato Martorano – ha stimato in 50mila persone l’ondata di extracomunitari a cui far fronte e ha inquadrato la questione su due livelli: il primo, quello dei profughi e dei rifugiati, che sarà affrontato, sulla base del documento conclusivo, con uno sforzo comune di solidarietà distribuendo equamente i profughi tra tutte le regioni, escluso l’Abruzzo e in questo abbiamo ottenuto l’affermazione di un principio di equità tra i territori e di coinvolgimento delle Regioni. Ma lo stesso ministro dell’Interno, Maroni, ha posto una seconda questione, quella dei clandestini, per la gestione dei quali ha rivendicato l’esclusiva competenza del suo Dicastero in attesa dell’eventuale rimpatrio pur sancendo il principio di una ‘equa e sostenibile attribuzione in tutto il territorio sentiti gli enti territoriali interessati’. Quanto alla tendopoli di Palazzo San Gervasio, come per le altre già messe in campo – ha concluso Martorano – abbiamo preso atto che non c’è stata alcuna consultazione apprendendo che dovrebbe essere attiva già dal primo di aprile e restare di esclusiva competenza governativa. Lo spirito di collaborazione per l’emergenza e la responsabilità istituzionale ci impongono di rinviare ogni analisi e commento ad altri momenti”.
tratto da basilicatanet